martedì 31 marzo 2015

Perché noi no?

L’altro ieri è andata in scena la settima edizione della “Stracarrara” e, stavolta, gli amici toscani hanno realmente superato loro stessi. Diecimila metri sul lungomare di Marina di Carrara interamente chiuso al traffico, per la delizia degli ottocentoventidue runners che hanno tagliato il traguardo posizionato all’interno del campo scuola: se devo dirla tutta, la scelta più azzeccata è stata proprio quella che, apparentemente, sembrava la più rischiosa, ovvero il cambio di percorso. Se infatti, negli anni scorsi, la partenza collocata a ridosso dello Stadio dei Marmi creò più di un problema, domenica scorsa tutto è filato liscio, tranne qualche mugugno dei pochi ciclisti costretti a cambiare itinerario: questa è stata la maggiore problematica della manifestazione, assieme all’assenza di qualche bagno chimico nella zona dello start, dettagli che verranno sicuramente risolti nel 2016. Eccelso il livello agonistico della gara, con ben quarantasette atleti sotto i trentacinque minuti (all’ultimo Vivicittà spezzino, con medie simili, si andava a podio): tra di essi, ci piace sottolineare le prestazioni di due giovani della Spectec Duferco Carispezia, ovvero Alessio Abbaleo ed Andrea Del Sarto, ed il primato personale di Tony Testa, “vecchia” conoscenza del running locale tesserato per la Polisportiva Madonnetta. Tornando all’organizzazione dell’evento, gli spezzini che vi hanno partecipato si sono probabilmente domandati: perché loro sì, e noi no? Semplice, loro sono stati bravi. La nostra provincia ha avuto la sua grande occasione, grazie all’idea del Gs Golfo dei Poeti che aveva allestito un evento del tutto similare a Lerici, poi gli amministratori locali (che quarantotto ore fa avrebbero dovuto farsi un giretto a Carrara, per capire…) se la sono lasciata sfuggire: Aulla non offre la stessa location e La Spezia è rimasta al palo. Tutto qua. E, dopo aver vissuto l’ultima Stracarrara, la rimonta delle posizioni perdute mi sembra sempre più ardua…

giovedì 26 marzo 2015

Buona la prima!

Nonostante i problemi riscontratisi nell’edizione del 2014 e qualche preoccupazione per le modalità di iscrizione, con la novità dell’introduzione del chip e la necessità di spiegare le procedure connesse al suo utilizzo nel corso delle gare del circuito, la prima gara del Corrilunigiana, il “3° Corritalia Interprovinciale” svoltosi domenica scorsa a Marinella di Sarzana è filata liscia. Una gran parte del merito va, onestamente, alla Sdam ed agli organizzatori, tra i quali spiccava il prezioso e paziente lavoro di Davide Angelinelli: non me ne vogliano tutti coloro che si sono impegnati nell’evento, ma la presenza di uno di noi, che rinuncia a correre per occuparsi di tutta una complessa serie di operazioni indispensabili per velocizzare la burocrazia pre-gara e per fornirci, praticamente in tempo reale, i risultati della competizione, è così importante da meritarsi una menzione personale. Marco Baldini, tesserato per il Gp Parco Apuane, ha vinto tra gli uomini, precedendo Francesco Zampolini e Davide Nicolini, entrambi portacolori della neonata Pro Avis Castelnuovo Magra, mentre la prima donna al traguardo è stata Valentina Fruzza (Gs Lammari), che ha regolato Elena Bertolotti (Asd Strafossone) e Margherita Cibei, che corre con i colori dell’Asd Golfo dei Poeti. Per concludere la cronaca della giornata, segnalo una curiosità statistica che fa riflettere: i primi tre atleti della competizione maschile sono over-40, mentre l’intero podio rosa è stato conquistato da runners con età inferiore ai 35 anni, il che denota un buon ricambio generazionale, a livello locale, in campo femminile ed una situazione diametralmente opposta tra gli uomini.

venerdì 20 marzo 2015

Quattro amici

Sono stato bonariamente ripreso perché non parlo abbastanza dei miei compagni di squadra e talvolta non menziono alcuni loro risultati degni di nota: ammetto la colpa e corro (… anche in questo caso…) ai ripari, perché gli amici, anche se in un contesto imparziale come la stesura di un blog, devono venire prima di tutto. Nelle pagelle di fine anno, dovevo dare il giusto risalto all’impresa di Alessio Barbieri che, al suo esordio nel mondo del podismo locale, ha centrato un risultato di prestigio, andando a vincere la propria categoria del Corrilunigiana: questa è stata la mia lacuna più grave (tant’è vero che me ne sono accorto io stesso, prima di tutti) perché la costanza di Alessio andava premiata e soprattutto per l’eclettismo dell’atleta di cui stiamo parlando, che alterna ottimamente le scarpe da running e la chitarra classica. Tra i trionfatori del Corrilunigiana, andava inoltre ricordata anche Maria Luisa Spadoni, che – accompagnata sempre dall’infaticabile marito, che la segue in bicicletta pure durante gli allenamenti, come posso testimoniare io stesso – ha aggiunto, negli ultimi mesi del 2014, questo alloro ed un titolo nazionale Uisp nella maratona ad un palmares personale così ricco da rischiare, nel citare i suoi successi, di dimenticarsene parecchi. Domenica prossima Maria Luisa sarà impegnata a Pistoia assieme ad un altro runner, tesserato per l’Atletica Arci Favaro, i cui risultati sono in forte progresso: Giovanni Miano ha recentemente abbattuto il suo primato personale, nella mezza maratona di Pisa, chiudendo la sua fatica in un’ora e ventuno minuti, ed ha conquistato un brillante tredicesimo posto nella quinta “Corri sul Mare”, superando avversari quotati e dimostrando di aver accantonato quegli acciacchi che lo hanno condizionato pesantemente nelle scorse stagioni. Sempre parlando di ventuno chilometri e dintorni, va infine evidenziata la prestazione di Lorenzo Fumagalli che, nonostante preferisca dichiaratamente il trail alla strada, ha strappato un lusinghiero quinto posto alla Salsomaggiore-Fontanellato, con una prestazione cronometrica appena superiore all’ora e diciotto minuti: anche Lorenzo è reduce da qualche problemino fisico, il che mi autorizza a pensare, considerate le condizioni climatiche affrontate in Emilia, che i suoi limiti sono ancora superabili. Sperando di non avere abusato nelle citazioni “private”, concludo facendo i migliori complimenti ai miei quattro amici, con la certezza di poterne parlare ancora a breve.

venerdì 13 marzo 2015

Uno di noi

Ieri ci ha lasciato, a seguito di un incidente tanto assurdo quanto sfortunato occorsogli mentre lavorava nei suoi amati terreni agricoli, Francesco Mussi. Il runner di Gragnana, classe 1948, si era classificato al secondo posto, nella sua categoria, nell’ultima edizione del Corrilunigiana, che aveva già vinto nel 2007, quando difendeva i colori dell’Atletica Carrara. Dopo diversi anni in cui era stato tesserato per l’Asd Colli di Luni, società per la quale ha conquistato svariati allori nelle competizioni disputatesi nel comprensorio locale, Francesco Mussi si era recentemente impegnato nella costituzione della neonata associazione podistica facente capo all’Avis di Castelnuovo Magra. Era uno di noi, che sudava e sbuffava sulla strada con noi, che commentava le sue e le nostre gare con noi. Continuerà a correre con noi.

mercoledì 11 marzo 2015

A volte ritornano

Dopo un anno di transizione ritorna, in una nuova veste, la “Saliscendi Beverino”: la sesta edizione si svolgerà infatti domenica 21 giugno 2015, con partenza alle ore 9:30, sotto l’egida di Spezia Marathon. La compagine presieduta da Massimiliano Bianchi, dopo il successo natalizio di “Run for Children”, ha infatti preso in mano l'organizzazione dell'evento sportivo, nato da un'idea del Sindaco Andrea Costa e, collaborando con il Comune di Beverino e con enti ed associazioni locali, riproporrà la consolidata gara di quattordici chilometri con svolgimento su tracciato parzialmente asfaltato, ma prevalentemente immerso nel verde dei boschi della Val di Vara. La competizione verrà abbinata alla fiera d’estate, che si tiene tradizionalmente la terza domenica di giugno nel Parco di San Cipriano di Beverino con la presenza di banchi gastronomici, musica ed intrattenimenti vari e sarà, pertanto, un’occasione in più, per i podisti e per le loro famiglie, per trascorrere un’allegra domenica in compagnia. Abbiamo il piacere di anticipare alcuni dettagli dell’allestimento dell’evento: l’iscrizione sarà possibile solo dietro presentazione del certificato medico agonistico e la tariffa è fissata a nove euro, con la possibilità – per i gruppi più numerosi – di usufruire della formula speciale “paga dieci, corri in dodici”. I runners saranno coccolati con tutti i servizi previsti nelle gare più blasonate: cronometraggio con chip, ampio parcheggio per le automobili, deposito borse e spogliatoi con docce calde presso l’impianto sportivo Rino Colombo, con l’organizzazione che sottolinea anche l’allestimento di una marcia non competitiva e di una baby run su mini-percorso. Tutte le ulteriori informazioni sulla sesta “Saliscendi Beverino” sono disponibili sul sito Internet www.speziamarathon.it, ove si può già procedere ad effettuare le prime iscrizioni.

sabato 7 marzo 2015

Speciale… a chi???

Tra i dieci ragazzi speciali che correranno per le strade degli Stati Uniti, per sensibilizzare la popolazione americana sul tema della disabilità, ci sarà Graziano Carrozzo, atleta appartenente alla Polisportiva Spezzina Disabili. Un prezioso riconoscimento per il runner locale, che sarà uno degli ambasciatori dei Giochi Mondiali Special Olympics, in programma a partire dal prossimo 23 luglio e patrocinati addirittura dai coniugi Obama: una gratificazione ottenuta sul campo, anche grazie ai risultati sportivi conseguiti nelle varie competizioni cui Graziano ha partecipato, non ultima la Roma-Ostia svoltasi domenica scorsa. In questa gara, infatti, il corridore spezzino, noncurante di tutte le problematiche che una mezza maratona può comportare, ha concluso la sua fatica in un’ora e quaranta minuti e, benché i suoi sforzi siano stati condivisi con il comandante della base logistica dell’Aeronautica di Cadimare, Giuseppe Lauriola, che lo ha accompagnato per tutti i ventuno chilometri, dettandogli il ritmo soprattutto nelle fasi iniziali, il merito di questo risultato è indubbiamente tutto suo. Grande soddisfazione per Graziano, per Giuseppe e per Giovanni Di Bari, presidente della società sportiva Manfredonia Corre, che ha tagliato il traguardo stringendo la mano dei runners spezzini, ma il più contento è indubbiamente il preparatore atletico Michele Balzano che – dall’alto della sua esperienza – ha motivato ed allenato il nostro atleta speciale. Ed, a questi punti, verrebbe pure istintivo togliergli l’aggettivo, perché Graziano è un atleta normalissimo: forse appena un po’ matto, come tutti noi maratoneti…

mercoledì 4 marzo 2015

Mario e la maratona

Domenica 22 febbraio, tra i podisti che si sono cimentati sul tracciato della Maratona delle Terre Verdiane, c’era un nostro amico, ben preparato e motivato, alla sua quarta esperienza nel magico mondo della competizione regina della corsa su strada. Reduce da un ritiro sulle strade di Firenze, Mario Viola aveva completato un ciclo di allenamenti teso al miglioramento del proprio primato personale e, parlandogli pochi giorni prima della gara, avevo percepito la soddisfazione tipica di un atleta consapevole di aver svolto perfettamente il proprio lavoro che si stava mescolando ad un po’ di tensione direttamente conseguente all’avvicinarsi della data fatidica. Lo sappiamo bene, noi che corriamo: basta niente per far saltare l’impegno di settimane e mesi di fatica ed è difficile sgombrare completamente il cervello dai pensieri negativi, soprattutto quando si raggiungono i livelli di agonismo di Mario. L’analisi del post-gara commentata dallo stesso protagonista (http://marioviola79.blogspot.it/2015/02/terre-verdiane-marathon.html) è lucidissima: è andata molto meglio rispetto alla trasferta toscana, con un diciannovesimo posto assoluto ed un risultato abbondantemente sotto le tre ore, ma comunque il riscontro cronometrico finale è stato superiore a quanto previsto. Una partenza troppo veloce, generata forse dal pizzico di ansia che avevo colto in quelle parole che ci eravamo scambiati qualche ora addietro, ed il meteo infausto ed inclemente, che ha scaricato pioggia sugli atleti esattamente nel momento in cui, dopo il trentesimo chilometro, abbiamo bisogno di un incoraggiamento da parte del destino: questi sono stati i due fattori che hanno contribuito al mancato raggiungimento dell'obiettivo pre-gara. Non sono nelle condizioni di dare un consiglio a Mario, però mi sento di dirgli che sono convinto che il risultato desiderato arriverà. Con calma, non necessariamente rituffandosi immediatamente in sfiancanti sedute di allenamento (se poi ci si riuscirà al più presto, tanto meglio…), ma la giornata giusta è sicuramente dietro l’angolo: basta attendere e un atleta con la sua determinazione e con l’esperienza che sta accumulando saprà riconoscerla…