Domenica scorsa si è svolta l’undicesima edizione della
Strafossone, che ha visto il trionfo di Jilali Jamali (G.P. Parco Alpi Apuane)
nella competizione maschile e di Rachele Fabbro (G.S. Lammari) tra le donne:
potrei raccontarvi la cronaca di una mattinata di sport, snocciolandovi tempi e
nomi degli atleti che si sono maggiormente distinti nella gara che ho vissuto
in prima persona, ma preferisco fare un confronto tra due manifestazioni che
conosco benissimo, avendo partecipato numerose volte ad entrambe. Il parallelo,
ovviamente, è con il Vivicittà spezzino, che rassomiglia per molti aspetti
(numero di partecipanti, chilometraggio, allestimento su circuito da ripetere
più volte…) alla Strafossone, pur non avendone la tradizione ed il bacino
d’utenza: per chi non conosce il mondo della corsa, il risultato potrebbe
essere sorprendente, ma non credo che i runners avranno nulla da obiettare. Il
mio giudizio contempla dieci aspetti delle competizioni in analisi, per ognuno
dei quali indicherò la mia gara preferita e la motivazione.
1)
AGONISMO: Strafossone. Il livello agonistico
è molto elevato. Personalmente, mi fa piacere vedere i migliori atleti del
circondario che battagliano tra loro profondendo il massimo impegno.
2)
SICUREZZA: Strafossone. Non ho mai
avuto dubbi sul fatto che la mia auto non sarebbe stata scassinata mentre
correvo. Non ho le stesse certezze quando gareggio nella mia città.
3)
PUBBLICO: Vivicittà. Gli spezzini
si sono talvolta dimostrati insofferenti verso la corsa, ma la loro presenza
non è mai mancata. Fatte le debite proporzioni tra i due campi di gara, anche a
Fossone c’è stato qualche automobilista impaziente ed almeno un motociclista
indisciplinato, il che giustifica la mia preferenza.
4)
PERCORSO: Strafossone. Qualcuno
storcerà il naso, perché il Vivicittà è interamente pianeggiante e i dodici
chilometri sono una distanza precisa, ma la Strafossone non cambia mai il
tracciato di gara e consente il confronto con le edizioni precedenti, il che è
indispensabile per un runner.
5)
CLIMA: Vivicittà. E’ vero che la
competizione spezzina è stata spesso baciata dalla pioggia, ma la Strafossone
si svolge alla temperatura di trenta gradi e non è il massimo della vita.
6)
ORGANIZZAZIONE: Strafossone. Nulla
è lasciato al caso. Le docce a metà circuito sono la ciliegina sulla torta di
una gara ben curata e ben preparata, dove il podista non viene mai lasciato da
solo.
7)
LOGISTICA: Vivicittà. La
differenza tra un capoluogo di provincia ed una location di dimensioni
inferiori si fa sentire, quando si organizza una gara con oltre duecento
partecipanti. Fossone se l’è cavata egregiamente, ma ho la sensazione che siamo
“ai limiti di capienza”.
8)
BAMBINI/FAMIGLIE: Strafossone. Se
Vivicittà consente ai bambini di girottolare per le vie spezzine senza il
rischio di essere investiti da un’automobile, la Strafossone li fa gareggiare.
C’è una bella differenza…
9)
RICONOSCIMENTI/PREMIAZIONI:
Strafossone. Oltre cinquanta atleti premiati ed un lauto pacco gara per tutti i
partecipanti: si corre anche per questo.
10)
SODDISFAZIONE DEGLI ATLETI: Strafossone.
E’ sufficiente leggere i commenti su Internet per rendersene conto…
Concludendo, una gara allestita in una piccola località di
periferia (poteva anche essere Gragnana, Fivizzano o Levanto) surclassa l’unica
competizione podistica allestita nella nostra città. C’è da riflettere…
Mi dispiace essere la "nota" stonata di una gara oggettivamente perfetta nell'organizzazione, percorso, ristoro ma non nelle classifiche e premiazioni. Io sono stata iscritta come "uomo" , perciò non risultavo nella classifica femminile della categoria P, dove sono arrivata 4a. Ho fatto notare la cosa mentre si stava svolgendo la premiazione della mia categoria e si stava per chiamare la 3a. Sono stata liquidata con "Un premio te lo trovo". Alla mia insistenza mi è stato risposto "Vai dai giudici, è un problema loro!". La premiazione è continuata senza intoppi. La classifica è stata poi corretta.
RispondiEliminaPersonalmente non sono una "top runner" e non mi capita spesso di andare sul podio. Avrei preferito essere chiamata sul palco e avere una stretta di mano soltanto.
A tutti capita di sbagliare.
Pina Buonomo
M'è sfuggito. Comunque è giusto farlo notare. Oltretutto t'è anche capitato il sottoscritto che ha preteso di fare una foto con te... una giornata storta sotto tutti i punti di vista :)))
RispondiEliminanon capisco dove voi arrivare con questo paragone..?!!
RispondiEliminaScherzavo... ci becchiamo alla prossima dove cercherò di avere un'espressione più felice, in foto :)
RispondiEliminaDavide, sono stata molto contenta della foto! Ho comunque chiarito di persona con Giorgio al trofeo S. Rocco. A presto!
RispondiEliminaPina
Sono stata molto contenta della foto. Ho chiarito di persona con Giorgio al trofeo s. Rocco. Alle prossime!
RispondiEliminaPina