L’Uisp ed i difetti di comunicazione

Venerdì 11 gennaio l’Uisp di Genova ha allestito una serata conviviale durante la quale si sono svolte, tra l’altro, le premiazioni dei campioni nazionali e dei campioni provinciali e regionali per le gare su strada relativamente alla stagione appena conclusa. Spiace dover sottolineare come, tra i sessantanove atleti premiati, vi erano pure due runners spezzini che non hanno ricevuto alcuna comunicazione riguardo alla serata in oggetto. E’ un segno della disorganizzazione in cui versa il nostro sport, ma è anche un brutto campanello d’allarme perché evidenzia il disinteresse dell’Uisp nei confronti dell’atletica leggera e, in particolare, verso il settore master. Sarebbe stata sufficiente un’e-mail, anche spedita per conoscenza alla società d’appartenenza dei due podisti locali, per sanare l’omissione e per permettere la consegna del giusto riconoscimento, tanto più che l’Uisp genovese confidava, come recita il comunicato stampa illustrativo della serata, “nella massima partecipazione”. Al di là delle responsabilità, che, come di consueto, sarà difficile che qualcuno si assuma, viene da chiedersi se è ragionevole che l’Uisp metta in piedi una premiazione senza preoccuparsi di avvisarne tutti i protagonisti, quasi come se fosse impossibile, al giorno d’oggi, contattare un atleta o la sua società sportiva: vicenda grave, anche perché non è la prima volta che l’Uisp mostra qualche manchevolezza nei confronti del nostro sport, tant’è vero che alcuni tesserati Fidal non sono anche affiliati Uisp per vicissitudini diverse, ma fondamentalmente analoghe a quanto accaduto venerdì scorso. Già in passato ho riscontrato qualche polemica domandando all’Uisp maggiore attenzione verso l’atletica, raffrontandola con l’impegno profuso verso altri sport: non vorrei a questo punto dover chiedere se ha senso che l’Uisp continui ad occuparsi dell’atletica leggera e del podismo in generale oppure se non sia meglio che si dedichi a tempo pieno all’organizzazione del calcio amatoriale.