venerdì 29 novembre 2013

Ciao, Lorenzo!

Mercoledì si è fermata la corsa di Lorenzo, il bambino di cinque anni affetto da atrofia muscolare spinale che era stato l’ispiratore dell’UltraSMArathon 2012, la manifestazione podistica creata da Angelo Salvetti tesa alla raccolta di fondi necessari per aiutare i bambini colpiti da questa malattia. Tutti noi c’eravamo prodigati per cercare di strappare un piccolo sorriso a papà Gabriele, mamma Cristina ed alla sorellina Giulia, che l’hanno amorevolmente assistito in tutto il suo cammino di vita e non è mai facile commentare quando il destino sostituisce crudelmente quei rari momenti di felicità con una tristezza infinita. Credo di poter però scrivere sinceramente che Lorenzo rimarrà sempre indelebilmente nei cuori dei runners spezzini: cercheremo di fare il possibile per dimostrare, in tutte le gare che correremo in giro per il mondo, di aver assimilato un pezzettino del grande amore e dell’immenso coraggio della sua famiglia. Ciao, Lorenzo!

giovedì 21 novembre 2013

I vincitori del Corrilunigiana 2013

Non ero mai stato finora alla “Corsa delle Castagne”, allestita a Fivizzano da Giorgio Arcobelli con la “complicità” dei runners del G.P. Parco Alpi Apuane e, se devo essere sincero, in tutti questi anni non ho presenziato ad una gara ben organizzata e ben gestita sotto tutti i punti di vista: per prima cosa, pertanto, faccio i complimenti a tutti coloro che si sono prodigati per il perfetto svolgimento della manifestazione, obiettivo raggiunto perfettamente. Come è ormai consuetudine da qualche anno, anche nel 2013 l’appuntamento fivizzanese ha rappresentato l’ultima prova del Corrilunigiana, la rassegna di gare che, da ventisette stagioni, ci consente di scoprire piccole e grandi realtà della nostra provincia e delle zone limitrofe. Comincia quindi ad essere tempo di bilanci per quanto riguarda il mondo della corsa e mi sembra doveroso assegnare la seconda doverosa menzione d’onore di questo post a coloro che, più di ogni altro, se lo sono meritato, ovvero i vincitori delle varie categorie del circuito. L’elenco è lungo, ma trovo indispensabile dare il giusto risalto a Simone Ferdani (SpecTec Atletica Carispe, categoria A), Matteo Martinelli (Atletica Casone, categoria B), Davide Mosti (libero, categoria C), Andrea Menchini (Atletica Casone, categoria D), Riccardo Giannotti (Atletica Massa Carrara, categoria E), Moreno Musetti (Asd Polizia Municipale Carrara, categoria F), Vittorio Zavanella (Cambiaso Risso Genova, categoria G), Flavio Lazzini (G.P. Parco Alpi Apuane, categoria H), Rinaldo Cherubini (Atletica Massa Carrara, categoria I), Ivano Pizzati (Atletica Vignate, categoria L), Rebecca Nari (Polisportiva Castagnata, categoria M), Laura Lombardi (Atletica Lunigiana, categoria N), Elena Bertolotti (G.P. Parco Alpi Apuane, categoria O), Michela Manara (Apuania Running, categoria P) e Marta Lombardi (Atletica Casone, categoria Q). Quindici atleti, nessuno dei quali supera per importanza gli altri, anche se forse una persona si meriterebbe una citazione migliore di tutti: il suo nome è Franco Codeluppi, ma non ditegli che è così importante per il mondo della corsa, altrimenti vi risponderà che stiamo esagerando…

mercoledì 20 novembre 2013

Caro amico, ti scrivo…

Diciamolo subito: accetto la critica, perché ho parlato di me nel penultimo e nel quartultimo post scritto su questo blog, senza dedicare troppo spazio alle organizzazioni ed ai resoconti delle gare di novembre. Peraltro, vi devo confessare che scrivere non è proprio semplice, soprattutto per un runner/mezzacalzetta che - per esempio - non può fornire le giuste delucidazioni sullo stretching globale decompensato, come ha fatto in passato egregiamente Riccardo. Dovendomi confrontare con il mio status di similtapascione, ho cercato di fornire la mia impronta a questo sito, il che ha comportato la dedica del giusto spazio anche a taluni runners che hanno compiuto passi importanti nella loro vita, sgambettando non sull’asfalto, ma in qualche chiesa o sala parto. Con ciò, negli ultimi cinquanta post (escluso questo), ho parlato per sei volte di me, in quindici casi mi sono dedicato a singoli podisti ed ho trattato l’argomento “organizzazione/resoconti gare” in ventidue occasioni (gli altri sette post hanno riguardato il Palio del Golfo - due volte -, i problemi tecnici del blog, Teleliguria Sud, i mondiali di atletica, la squalifica di Schwazer e l’attentato di Boston). Mi sembra una distribuzione abbastanza equilibrata che ho disatteso solo recentemente. A conferma del generale gradimento “non tecnico” di quanto scrivo, il podio relativo ai post più letti è un po’ sorprendente anche per me ed è composto da “Auguri e figli arcigni” (scritto per il matrimonio di Silvio Gerini ed Elisa Angelinelli, quindi si tratta di cronaca rosa riguardante singoli runners), “Ho fatto tredici!” (in cui parlo di me) e “Ha vinto la città” (resoconto del Vivicittà). Detto ciò, rientro nei ranghi e, appena mi sarà possibile, tributerò il giusto merito alla 24^ “Corsa delle Castagne” di Fivizzano ed ai dominatori del Corrilunigiana! E non mancate di farmi avere critiche, se costruttive, per migliorarmi e per migliorare Speziarunning: nessuno è perfetto…

giovedì 14 novembre 2013

Panni sporchi

Faccio una premessa: probabilmente qualcuno mi dirà di farmi gli affari miei, ma la vicenda è praticamente di dominio pubblico e non è il caso di sottovalutarla. Purtroppo una società podistica spezzina ha involontariamente affiliato un atleta che si è reso responsabile di fatti quantomeno moralmente sconvenienti, se non penalmente rilevanti, verso altri componenti del gruppo stesso. Questi accadimenti sono stati vissuti sottotraccia da parte degli stessi interessati, almeno fino a quando questo presunto runner è finito sui giornali locali perché è stato denunciato per aver compiuto gli stessi misfatti sul proprio posto di lavoro. A questi punti, un altro componente della stessa società ha chiesto un chiarimento ai dirigenti della compagine in questione e, non avendo ricevuto spiegazioni convincenti, ha abbandonato irrevocabilmente il gruppo, rendendo pubblica la propria scelta e le motivazioni. Non conosco sufficientemente bene i protagonisti di questa brutta storia e non voglio esprimere giudizi perché non è il mio mestiere e perché tutti possono incappare in un’amicizia “sbagliata”. Però mi sento di dire una cosa, visto che la società in questione si dovrebbe riunire a breve per decidere l’adozione di provvedimenti disciplinari verso questo tesserato: siccome non ci vuole tanto per risalire ai protagonisti di questa vicenda, credo sia indispensabile sospendere l’atleta in oggetto, almeno fino a quando la sua vertenza giudiziaria non sarà chiarita. La persona di cui stiamo parlando ha ben altre cose di cui occuparsi e, probabilmente, non sarebbe opportuno tenerlo all’interno di un gruppo ove tutti, inevitabilmente, gli punterebbero gli occhi addosso: non stiamo più parlando di un atleta, ma di un uomo che verosimilmente sa (e solo lui lo sa…) se dovrà difendersi da un’accusa infamante o se sarà chiamato a pagare per aver commesso un crimine. Potrà trovare singole persone – più qualificate di un manipolo di podisti! - che gli siano d’aiuto nel percorso che deve intraprendere, ma non può che creare scompiglio, laddove venga mantenuto in un ristretto contesto sociale che non sa se attaccarlo o sostenerlo. Per ora, il mondo dei runners (compreso l’amico che è uscito dal gruppo di cui stiamo parlando) deve solo aspettare il giudizio di chi è chiamato ad esprimerlo… se possibile, serenamente.

lunedì 11 novembre 2013

Mamma, ho perso il chip!

Anche quest’anno gli organizzatori della Maratona di Livorno hanno deciso di presentare una formula non convenzionale tra le varie opzioni che erano disponibili per i runners che avessero intenzione di gareggiare ieri, ovvero la maratona a staffetta. Quattro frazionisti con compiti e distanze differenti da completare per una competizione piacevole: l’involontaria imitazione dell’Archeomarathon di Luni non poteva non affascinarmi, sicché indosso pettorale e chip e mi presento, con i miei compagni di squadra, al via. I compiti sono già prefissati da giorni e so di correre il terzo segmento della gara, per cui mi godo la partenza dei vari concorrenti e i commenti dei primi frazionisti giunti in zona-cambio. Ilaria, che si è sciroppata i primi sette chilometri della nostra competizione, si lamenta del vento: onestamente la sottovaluto, perché ho già gareggiato diverse volte a Livorno e so che qualche libecciata è il minimo che ti può capitare quando affronti il lungomare della città. Dopo pochi minuti, però, mi rendo conto che avevo avuto torto a giudicare la sua inesperienza perché le raffiche che frustano il litorale diventano ben presto insopportabili. A quel punto, quella che avevo definito “una competizione piacevole” si trasforma in un calvario: comincia a piovere, cadono i cartelli chilometrici, i bicchieri non resistono sui tavolini dei rifornimenti, si vedono volare giornali, ombrelli e pure una strisciolina di plastica… Un momento! Cos’è quella strisciolina di plastica? Mi tocco il pettorale: il chip adesivo che era attaccato dietro il numero di gara non c’è più! Torno indietro, mi tuffo in una siepe intrisa di pioggia e ne esco fuori dopo qualche decina di secondi con quella maledetta strisciolina di plastica! Alcune persone mi guardano malissimo mentre mi appiccico il chip alla mano… sicuramente non hanno capito cos’è successo e Dio solo sa cosa avranno pensato mentre lottavo con le frasche alla ricerca del mio transponder, ma non ho certo il tempo di spiegare! Dopo una mezz’ora arriverò all’appuntamento con Maria Luisa con la mano sinistra protesa a schiaffeggiare la sua e la mano destra allungata in un improbabile saluto avente l’unico fine di mostrare il chip: poi, memore della disavventura occorsa l’anno scorso a Mario Viola, che ha rischiato di essere squalificato per il mancato funzionamento di quell’apparecchietto magico marchiato Tds, vado da qualsiasi essere umano che abbia anche solo lontanamente la parvenza di essere un giudice per perorare la mia causa. La gara è salva e me ne darà conferma l’amico Angelo, l’ottimo quarto componente della nostra staffetta, comunicandomi telefonicamente il nostro (buon) piazzamento. Ma la prossima volta mi porterò una pinzatrice!

sabato 9 novembre 2013

Movimenti stradali

La quinta edizione del “Festival dello Sport”, organizzata magistralmente dai runners del Gruppo Podistico Avis Ameglia coordinati da Rosario Torre, ha visto il debutto con le nuove maglie di due atlete di prim’ordine che hanno deciso di cambiare casacca, almeno per quanto riguarda il tesseramento Uisp, vestendo i colori di due importanti rappresentative locali. Il primo colpo di mercato, in ordine cronologico, è stato messo a segno dall’Asd Golfo dei Poeti: il sodalizio arcigno ha fatto indossare la canotta gialla a Rachele Angella, che ha esordito vittoriosamente nella penultima prova del Corrilunigiana andando a completare il successo di squadra, ottenuto anche grazie al primo posto nella gara maschile da parte del solito immenso Khalid Gaout. La replica dell’Atletica Favaro non si è fatta attendere: Maria Luisa Spadoni, portacolori dell’Atletica Castello per quanto concerne le competizioni Fidal, si è schierata al via della competizione amegliese con la maglia del gambero e replicherà domani in occasione della gara a staffetta organizzata in occasione della maratona di Livorno. Sappiamo già che la città labronica ospiterà una delle ultime apparizioni (se non l’ultima) di Piero Tedesco con la maglia dell’Atletica Favaro, anche se non conosciamo ufficialmente la sua prossima società di appartenenza, mentre altre indiscrezioni riguardanti il trasferimento di alcuni atleti sono ancora da confermare. In conclusione, il mercato invernale dei podisti spezzini è in pieno svolgimento: credo che torneremo a breve sull’argomento, raccontandovi altri “movimenti stradali” di rilievo.