mercoledì 24 febbraio 2010

La corsa sull'erba

Ma correre sull'erba è sempre positivo? Stamattina durante l'ora di allenamento ho riflettuto parecchio su questo quesito e ne ho discusso anche con Andrea, "erbivoro" di lunga data. Partendo dal presupposto che in ogni caso è una fortuna aver la possibilità di scegliere dove svolgere le sessioni di allenamento, sono arrivato alla conclusione che è piacevole svolgere sull'erba il riscaldamento e il defaticamento prima di un "lavoro" (ad esempio 20' all'inizio e 20' alla fine) e correre gli allenamenti di scarico su superfici meno soffici. Sarà forse perché da diversi mesi l'erba del Montagna è penalizzata dal maltempo: le continue piogge, in alcuni periodi addirittura la brina, hanno reso il terreno fangoso, molle e scivoloso. Mettiamoci anche che mai come quest'anno è sollecitato dal calcio: i giocatori dello Spezia, infatti, quando i rettangoli di gioco sono impraticabili dirottano spesso verso le zone periferiche della struttura, quelle che solitamente fanno parte dei nostri percosi corsaioli, "distruggendo" con gli scarpini tacchettati porzioni di terreno non abituato e non adatto alla frequenza e alla tipologia di allenamenti che questo sport impone. Di sicuro le articolazioni trovando un fondo morbido traggono beneficio e l'irregolarità del terreno allena le caviglie e la propriocettività. Ma, tutto sommato, credo che correre quasi tutti i giorni sull'erba alla fine possa incidere negativamente, aggiungendo qualche difficoltà in più nel pieno superamento della stanchezza muscolare.

martedì 23 febbraio 2010

Zavanella campione regionale master 55 di cross

A segnare un altro successo per la società Spezzina è toccato al bravissimo Vittorio Zavanella, classe 1955, che domenica 14 febbraio si è aggiudicato il titolo di Campione Regionale individuale Master e di Società nella gara di cross (corsa campestre), sulla distanza di 6 km con un tempo di 23 minuti e 50 secondi. La gara che si è svolta in località Le Manie nelle alture di Spotorno SV, non è stata delle più semplici, sia per il terreno molto fangoso, con salite da creare problemi alle capre, sia per le condizioni climatiche non favorevoli, con il termometro sotto lo 0 e una nevicata che ha reso ancora più insidioso il percorso. Il bravo atleta spezzino, che è allenato da Gianni Bertone, atleta Sarzanese militante in una società Toscana, ha già fatto valere il suo talento dando lustro all’Atletica Favaro in molte alte gare, Vincendo il Corri Lunigiana nel 2008, nel 2009 Vittorio ha dato sfogo al suo estro sportivo compiendo ben 33 gare ottenendo 20 vittorie di categoria e piazzandosi nelle altre sempre nelle prime 4 posizioni, tra le gare vinte vale ricordare il trofeo città di Pietrasanta, (competizione che si disputa su 4 gare arrivando per ben 2 volte primo e classificandosi nelle restanti due), Vivicittà Civitavecchia, Stracarrara, Versilia Race, Genova Carruggi in corsa e la Gazzetta Run. memoria Susanna Agnelli svoltasi sul monte Argentario.
Sicuramente Vittorio saprà ancora meravigliarci con ottime prestazioni sia quest’anno, sia e negli anni a venire.
Oltre a Zavanella il podio è toccato pure all’atleta sempre del Favaro Stefano Roggi che nella medesima gara è arrivato 6 assoluto, guadagnandosi meritatamente il titolo di Vice Campione Regionale e classificandosi 2 di categoria Master 45.
Stefano, classe 1964, aveva già fatto parlare di se in passato e dopo un certo periodo di assenze dalle competizioni è ben ritornato e pare in splendida forma.

domenica 21 febbraio 2010

Matematica e atletica

La matematica non è un'opinione... e l'atletica neanche. Sabato mattina, contravvenendo alle solite abitudini, ho svolto un allenamento che avevo già fatto a giugno dello scorso anno, in piena preparazione per il 5000 dei campionati italiani master di Cattolica, 7000 in pista alternando 1km a 3'20'' e 1 km a 3'45'' con ultimo km a tutta. In quel periodo ero in forma splendida e chiusi in 24'13'' con un passaggio ai 5000 in 17'09''. Ieri era ovvio che non potessi ripetere la stessa performance, ma ho voluto inserirlo per capire a che punto sono. Ho corso 7km in 24'56'' ad una media di 3'33'', portando a casa un allenamento che mi dà la possibilità di poter fare diverse utili considerazioni.
A proposito di master colgo l'occasione per complimentarmi con Riccardo Cervi (da quest'anno Atleticaspezia) che ad Ancona, in occasione dei campionati italiani master indoor, ha corso i 1500 e gli 800 a distanza di ventiquattr'ore con ottimi tempi, giocandosela alla pari con i migliori specialisti della pista (come Luigi Esposito del Trionfo Ligure).

venerdì 19 febbraio 2010

Maratonando e Santuccirunning

Veramente una bella situazione quella che è stata creata a Viareggio da Angelo Simone, proprietario del runningstore Maratonando e da Massimo Santucci, ideatore della scuola di atletica Santuccirunning. I due viareggini hanno dato vita ad una sinergia che sta già producendo ottimi risultati. Ieri mattina, infatti, sono stato a trovarli in via Aurelia Sud 160 e mi sono trovato di fronte ad un negozio veramente ben fornito che rappresenta tutte le migliori marche per chi ama la corsa e al piano di sopra gli uffici di Massimo nei quali svolge al meglio la parte teorica della sua attività nel mondo dell'atletica e del podismo, intengrandosi benissimo con Angelo nel dispensare consigli per quando riguarda l'acquisto di materiale tecnico. Il "centro", se così di può definire, continua ad attirare decine di appassionati che da lì hanno anche la possibilità di iscriversi a tutte le corse più importanti a livello regionale e nazionale. Un progetto, insomma, che si avvicina molto a quello che abbiamo sognato io, Andrea e Gianni. Sono felice che per qualcuno i sogni si avverino. Chissà se, in futuro, non si possano realizzare anche i nostri...

martedì 16 febbraio 2010

Jonathan Pagani conquista il titolo Under23 nel peso

Jonathan Pagani, gigante da 1 metro e 98 centimetri, torna da Ancona con la maglia di Campione Italiano 2010 di getto del peso categoria Under23. Una settimana straordinaria per l’atleta di Filattiera allenato da Giacomo Galletto, tecnico dell’Atletica Lunigiana Aulla. Lunedì 8 febbraio a Firenze per la prima volta nella sua carriera ha scagliato la sfera di metallo da 7,260 chili oltre la barriera dei 16 metri (16,05 per l’esattezza) e sabato 13 ad Ancona si è aggiudicato il titolo di Campione d’Italia in una gara sofferta, alla costante ricerca della misura che Jonathan sente di valere. In formissima l’atleta lunigianese e a nulla sono valsi gli sforzi dei suoi avversari. Per Jonathan Pagani (nella foto) è il terzo titolo italiano dopo quello ad Abano Terme nel 2004 fra gli Under 16 e quello del 2006 a Fano fra gli Under18. «Questa volta però — precisa il suo allenatore — la leadership italiana, sancita oltre che dalla vittoria del campionato anche dalla prima posizione nella graduatoria nazionale, ha un sapore differente: Jonathan infatti è risalito da una situazione che nel 2008 lo aveva portato a un passo dall’abbandono dell’attività. La sua decisione di spostare i suoi allenamenti allo stadio di Quercia di Aulla, dove ha trovato attrezzature, competenze tecniche e soprattutto un bel gruppo di amici con cui allenarsi, è stato corroborante. Dopo un lungo e difficile percorso di ricostruzione fisica, tecnica e psicologica, possiamo considerarlo un atleta recuperato ma c’è ancora molta strada da fare prima che possa esprimere appieno il suo grande talento». Dopo le due medaglie di bronzo dello scorso anno ai Campionati Italiani Under23 indoor prima e all’aperto poi, questa vittoria rappresenta un punto di partenza verso traguardi sempre più importanti.

venerdì 12 febbraio 2010

Mike is coming back?

Michele (0'tapassscccc) sta tornando? Forse sì. Stamattina si è messo in testa di fare un 5000 in pista e alla fine ci è riuscito. Certo, per uno come lui, il crono non è stato il massimo ma correre comunque in 17'38'' (3'32''/km), ora come ora è un buon punto di partenza per tornare ad essere competitivo. Più del tempo è stato importante arrivare in fondo. Allo stile di corsa, sempre piacevole, deve riuscire ad abbinare la forza mentale che spesso, invece che aiutarlo, lo penalizza. Una considerazione: bisogna pensare che per lui, che in passato ha toccato veramente velocità notevoli (credo che abbia corso gli 800 intorno agli 1'53'', errata corrige: 1'50''30 a Barletta qualche anno fa - chiedo umilmente perdono), mentalmente non è facile allenarsi sapendo che sicuramente non ritornerà ai livelli di una volta. Però se trova gli stimoli giusti, con le indubbie capacità fisiche, può tornare a piacersi e magari togliersi qualche soddisfazione... ormai nel settore master. E sarà bello un giorno ricordare: "La mattina che Michele ha rimesso in moto il motore io c'ero". Go Mike, go!

giovedì 11 febbraio 2010

Il tallone di Achille

Da quando ho ricominciato a spingere sull'acceleratore la cosa che mi aveva sorpreso di più era la reazione agli allenamenti: oltre ai diminuiti problemi fisici anche una migliore freschezza muscolare, propria di chi (probabilmente) ha osservato un lungo periodo di scarico. Ho svolto allenamenti progressivi, medi, ripetute da 1000 in pista, collinari impegnativi e sprint in salita. Tutto bene fino a ieri l'altro, quando finalmente ho scoperto la lacuna, il vero "tallone di Achille": gli sprint in salita. La settimana scorsa i 10x100 mi avevano già ricordato il significato della parola "fatica", ma sono stati gli 8x300 che mi hanno "spezzato" in due. I ritmi sono sempre stati alti (intorno al minuto netto, ritmo 3'20''/km), ma già al sesto le gambe iniziano a tremare e il recupero diventa sempre più insufficiente. Al settimo pago dazio (1'03''), per chiudere l'ultimo ancora in 1' netto. Credo di dover lavorare parecchio in questa direzione, ne parlerò con Massimo e ci penserà lui. Stamattina, intanto, 4x2000 in pista intorno a 7'/7'03'' con 2' di recupero. Molto bene.

lunedì 8 febbraio 2010

Finalmente una bella settimana

Domenica, con un medio di 10km a 3'40'' inserito in un allenamento complessivo di 18km, si è chiusa una buona settimana. Le sensazioni tornano ad essere positive, quelle che ci vogliono per nutrire ed autoalimentare le prossime settimane di allenamento. Dal punto di vista fisico sembra che stiano piano piano scomparendo anche i vari stati infiammatori che si sono sviluppati in seguito ai vari e noti problemi e che in questi mesi mi hanno fatto andare a corrente alternata. Le reazioni agli allenamenti sono incoraggianti. Ho chiesto a Santucci ancora qualche giorno per riprendere ad allenarmi sotto la sua supervisione, il tempo necessario per essere al 100x100. Sarà fondamentale anche questa settimana in cui ho programmato salite, ripetute e probabilmente un lungo a ritmo maratona.

venerdì 5 febbraio 2010

Come ai vecchi tempi

Stamattina probabilmente si stava meglio a letto che a correre, ma una rapida telefonata con Andrea ha tolto i pochi dubbi: cambiare i programmi per un po' di acqua? Neanche per sogno: cronoscalata di 5km in Litoranea. Dopo un mese (6 gennaio) siamo tornati a testare la condizione con una salita a tutta birra, con le medesime condizioni meteo (forse oggi, oltre la pioggia, in più c'era il vento). Ci siamo scaldati una ventina di minuti al campo e via, verso l'edicola di Fabiano, punto di partenza. A sorpresa è venuto a farci compagnia Michele (0'tapascione). 21'59'' il crono per una media di 4'24'', rispetto ai 4'29'' di un mese fa. Un risultato che mi soddisfa e che anche oggi mi fa capire che non ho dato tutto. Soddisfatti anche Andrea e Michele che non è più l'atleta di una volta ma sta dimostrando buona volontà.
Ne approfitto per segnalare un nuovo, diciamo, "disservizio": nella sezione "Comunicati e news" ho pubblicato, per gentile concessione del mio giornale, la presentazione della festa del Palio del Marciatore che si terrà ad Ameglia domenica prossima. Il fatto è che c'è ancora qualche entità locale che continua a far fatica a comunicare con speziarunning.it, non inviando informazioni che possono interessare la comunità del podismo. Pensare che ci sono società mi scrivono da tutta Italia per evidenziare gare, risultati e quant'altro... e pensare che speziarunning.it, per i dati che abbiamo, è ormai molto seguito...

mercoledì 3 febbraio 2010

Una rondine non fa primavera

Stamattina ho osato. Da un po' di giorni le sensazioni erano discrete e mi sono buttato (d'altronde prima o poi deve succedere): 20' + 6x1000 a 3'20'' rec.2' + 10'. Le gambe hanno girato bene e le sensazioni sono state buone. Per ora non voglio aggiungere altro ma era dalla fine di novembre che non osavo tanto. Aggiungo solo una cosa: mi sono alzato da una meravigliosa tavola apparecchiata con ancora un po' di appetito. Sarebbe stato troppo andare oltre. Per ora va bene così. E' vero che una rondine non fa primavera, ma...