mercoledì 24 febbraio 2010

La corsa sull'erba

Ma correre sull'erba è sempre positivo? Stamattina durante l'ora di allenamento ho riflettuto parecchio su questo quesito e ne ho discusso anche con Andrea, "erbivoro" di lunga data. Partendo dal presupposto che in ogni caso è una fortuna aver la possibilità di scegliere dove svolgere le sessioni di allenamento, sono arrivato alla conclusione che è piacevole svolgere sull'erba il riscaldamento e il defaticamento prima di un "lavoro" (ad esempio 20' all'inizio e 20' alla fine) e correre gli allenamenti di scarico su superfici meno soffici. Sarà forse perché da diversi mesi l'erba del Montagna è penalizzata dal maltempo: le continue piogge, in alcuni periodi addirittura la brina, hanno reso il terreno fangoso, molle e scivoloso. Mettiamoci anche che mai come quest'anno è sollecitato dal calcio: i giocatori dello Spezia, infatti, quando i rettangoli di gioco sono impraticabili dirottano spesso verso le zone periferiche della struttura, quelle che solitamente fanno parte dei nostri percosi corsaioli, "distruggendo" con gli scarpini tacchettati porzioni di terreno non abituato e non adatto alla frequenza e alla tipologia di allenamenti che questo sport impone. Di sicuro le articolazioni trovando un fondo morbido traggono beneficio e l'irregolarità del terreno allena le caviglie e la propriocettività. Ma, tutto sommato, credo che correre quasi tutti i giorni sull'erba alla fine possa incidere negativamente, aggiungendo qualche difficoltà in più nel pieno superamento della stanchezza muscolare.

1 commento:

  1. STIFFNESS. secondo me, l'erba dei jams ha lo stesso effetto dello sterrato dei keniani, ovvero una superficie che assorbe energia stimola il muscolo a usare meglio quella poca energia elastica che gli ritorna.

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