martedì 28 settembre 2010

Articolo 10: si parla di cifre

Vicenda "Montagna": per inquadrare l'impegno in termini economici degli enti, senza andare troppo lontano nel tempo, in una bozza di convenzione redatta dalla Direzione Autonoma del Genio Militare per la Marina sezione Demanio, datata 28 agosto 2002 e indirizzata all'Agenzia del Demanio di Genova (sez.staccata provincia La Spezia, al Maridipart, all'Ufficio scolastico regionale per la Liguria centro servizi amministrativi La Spezia, alla Provincia della Spezia, al Comune della Spezia e al Coni provinciale, all'articolo 10 si legge:
"Il Ministero dell'Istruzione dell'Università della Ricerca, il Coni, l'Amministrazione Provinciale ed il Comune della Spezia si impegnano a concorrere alle spese di funzionamento e di manutenzione ordinaria degli impianti, in misura corrispondente alle percentuali di utilizzo e calcolate sulla media delle spese annualmente sostenute dalla Amministrazione M.M. nel triennio 1995-1997. In particolare: a) media delle spese di funzionamento e di manutenzione ordinaria anni 1995-1997: 120 milioni; b) percentuali di utilizzo: Marina Militare 74%, Ministero dell'Istruzione della Università della Ricerca 7%, Coni 7%, Comune Spezia 7%, Provincia Spezia 5%. Quote spese di funzionamento e di manutenzionamento ordinario: Marina Militare 45.861,37 euro; Ministero della Istruzione della Università della Ricerca 4.338,23 euro; Coni 4.338,23 euro; Comune Sp 4.338,23 euro; Provincia Sp 3.098,74 euro". E a fronte della demanialità del complesso (67.373 metri quadrati) altri 872,82 euro.
Gli importi (ridicoli) sono annuali e questo accordo avrebbe dato la possibilità al Consiglio Consultivo, formato dai membri di ogni singolo ente, di stilare un regolamento per il couso della struttura. Ovviamente questa convenzione non è mai stata firmata. E secondo me si è persa una grande occasione. Ora ne è stata proposta un'altra, probabilmente con cifre diverse ma (credo) ugualmente sopportabili da parte di qualsiasi ente provinciale. E si sta perdendo l'ennesima occasione....

sabato 25 settembre 2010

La palla è in mano alle istituzioni (parte seconda)

Dai commenti che scaturiscono dalla discussione sul Montagna noto con piacere che ognuno ha le proprie convinzioni. Il mio intendimento non è convincere nessuno ma dare qualche elemento in più per continuare a parlarne con un po’ più di cognizione di causa. Nei prossimi giorni proverò ad entrare nello specifico, approfondendo alcuni aspetti che per me sono stati fondamentali al fine di crearmi un’opinione. Resta il fatto che la Marina, tanti anni fa (c’erano ancora le lire) si è seduta ad un tavolo con Coni, Comune, Provincia e Provveditorato agli Studi; il risultato è stata una convenzione nella quale si parlava di denaro (cifre ridicole) e di servizi. Un accordo che avrebbe dato diritto in egual misura ai cinque enti di deliberare su argomenti quali orari, manutenzione, ecc. La convenzione è stata firmata ma è stata da lì a poco disattesa. L’onore e l’onere della gestione sono rimasti totalmente a carico della Marina per anni. Anni in cui ci sono state svariate occasioni per rientrare nella convenzione. Ma niente è stato fatto, solo dei gran bei discorsi. Anni in cui tutti abbiamo continuato a pagare le tasse, contribuendo agli stipendi anche di sindaci e assessori. Nel frattempo siamo arrivati ai giorni nostri e gli unici fatti sono stati a favore dello Spezia, per l’atletica e il podismo continuano i discorsi. L’ho già detto e lo ripeto: per l’idea che mi sono fatto la Marina è sicuramente la meno colpevole. Ma è solo la mia idea. A presto.

giovedì 23 settembre 2010

La palla è in mano alle istituzioni

Dalle domande e dalla discussione che si sta creando noto con piacere che si sta alzando il livello di attenzione sulla vicenda Montagna. A questi punti penso che sia importante che qualcuno (forse il presidente Fidal?) che conosce le cose come veramente stanno si prenda la briga di fare un po' di chiarezza, anche a mezzo stampa, in modo che la "gente" sappia come dividere le responabilità della sitauzione che si è venuta a creare. Molti colpevolizzano la Marina che, a mio parere, è sì figura centrale ma con responsabilità marginali. Visto che io parlo a titolo personale e non sono parte in causa nelle diatribe di palazzo(se non per il fatto che sono un atleta che frequenta il campo), proverò, seguendo le mie convinzioni, a dare una "fantascientifica" spiegazione, pronto e felice di essere smentito in qualsiasi occasione (anche questo serve per la "discussione").
Per prima cosa penso che sia importante dire che la Marina gestisce un impianto che ogni anno costa tanti soldini come manutenzione(intorno ai 200mila euro?)e personale. Anche il ministero della Difesa, così come tutti gli altri dicasteri, negli ultimi anni ha subito tagli e le risorse, i cosiddetti budget, sono ridotti all'osso (lo dimostrerebbe anche la recente e continua riduzione di personale). Quindi è legittimo che la Marina, peraltro su indicazione del governo centrale, iniziando una sorta di riconversione (ahimè!) dell'impianto (che era stato costruito soprattutto per l'atletica) cerchi "ossigeno" dove lo può trovare, cioè da chi frequenta la struttura. Lo Spezia Calcio, anche in virtù della felice gestione Volpi, ha subito risposto presente è da lì è iniziato una sorta di accordo quasi privato tra le parti (e forse in questo frangente sono stati fatti un po' di pasticci), in virtù del quale l'atletica ha subito delle limitazioni. Ma il problema allora è lo Spezia? No. Allora, mi è stato chiesto, perché anche le società di atletica non si sono comportate allo stesso modo? La prima risposta che mi viene in mente è che una società, ad esempio, come il Favaro che conta 120/130 iscritti e che si rivolge in particolar modo ai master (cioè gente che lavora) come potrebbe permettersi di pagare per quei 10/12 fortunati atleti che, con gli orari in vigore, possono frequentare il Montagna? Il problema è che Comune, Provincia e Coni (tre dei 5 enti interessati anche dalla vecchia convenzione, in gran parte disattesa) che dovrebbero tutelarci come cittadini e come sportivi, hanno da tempo sul tavolo una bozza di convenzione stilata dalla Marina, la quale pare anche disponibile a "ritocchi", ma ad oggi non è ancora stata presa in considerazione. Perchè? Semplice, perché costerebbe. Probabilmente avrebbe un costo ridicolo rispetto ad altre voci di spesa pubblica, ma in ogni caso costerebbe anche se va ricordato che la Marina non vuole ottenere denaro, ma beni o servizi. Perchè allora la Marina, nel pomeriggio anzichè tenere aperto il campo dalle 14 alle 16 (periodo in cui i ragazzi delle scuole di atletica non possono per ovvi motivi frequentare) non apre dalle 16 alle 18? Sarebbero comunque le solite due ore. La mia spiegazione: perché gli addetti dovrebbero essere pagati in straordinario e forse anche perché la Marina vuole forzare un po' la mano a chi fa finta di niente. E ritorniamo a Comune, Provincia e Coni. Come vedete la "palla" è nelle loro mani.
L'unica cosa che mi auspico è che il 7 novembre, giorno in cui verrà disputata l'attesa gara che arriverà al Montagna, ci possa essere (lasciando da parte le polemiche) una larga partecipazione di tutti quelli che amano l'atletica e la corsa in generale e che questo possa, anche simbolicamente, rappresentare una sorta di trampolino di lancio per risolvere tutte le questioni. In fondo non serve molto. Come in tante altre circostanze basterebbe solo un po' di buona volontà. A meno che da parte di qualcuno non ci sia malafede, ovvero che la fine, in qualche segreta stanza, non sia già stata scritta.

martedì 21 settembre 2010

Orari Montagna e gara a novembre

Oggi vorrei dare risalto ai nuovi orari del campo di atletica "Montagna" (in vigore da qualche tempo), per informare tutti gli atleti interessati. (Purtroppo): da lunedi a giovedi 8-12 e 14-16, venerdi 8-12, sabato chiuso. Fino a giugno 2011 o fino a nuovo ordine. Chi volesse ringraziare può rivolgersi all'assessorato allo sport del Comune, della Provincia e al Coni.
Dalle cose spiacevoli passiamo alle notizie positive: il 7 novembre la (...) Marina Militare organizza una gara podistica di 7km con partenza da piazza Europa, con un percorso che dovrebbe portare in Arsenale e terminare al Montagna. L'iscrizione potrebbe essere gratuita e garantisco che, conoscendo l'impegno di chi sta organizzando, sarà una "cosa" fatta bene. A Spezia? Sì, ci sono ottime possibilità che a Spezia venga disputata una gara ben organizzata.

lunedì 20 settembre 2010

Sports in progress

Rientro dalla ferie e ritorno alla scrittura. Pochi ma sentiti concetti: negli ultimi giorni ho corso più spesso e devo che più corro e meglio riesco a digerire la difficile alternanza bici-corsa. Tanto da poter fare magnifici pensieri. Del tipo: se continuo così _ fondo in bici e allenamenti di qualità di corsa _ riesco a preparare una buona Vivicittà edizione 2011. Ovviamente le variabili sono molte ma cerco di vivere le situazioni quando si verificano. Altro concetto: sono convinto di avere una forma di pubalgia che si è cronicizzata, magari in forma non gravissima, ma fastidiosa quel tanto da rendere dolorosi determinati movimenti. Forse tutto nasce dalla schiena ma ora i fastidi sono localizzati nella zona addominale bassa e lungo gli adduttori. Riesco a pedalare senza problemi (ne' prima, ne' dopo), ma ho ancora qualche difficoltà a correre soprattutto intorno ai 4'/km. Comunque: sports in progress.
A proposito: sono ufficialmente diventato un Canottiere, nel senso che sono diventato socio dei Canottieri Velocior 1883.

sabato 11 settembre 2010

Sono sempre dolori...

Forse non potrebbe essere diversamente ma ogni volta che provo a mettere un po' di corsa tra una pedalata e l'altra sono dolori. Martedì scorso sono andato al "Montagna" (finché ci sarà permesso. ndr: prossimanente vi aggiornerò sulle ultime novità) e ho provato a corricchiare sull'erba. Prima scaldandomi un po' e poi provando a fare una sorta di interval training leggero: il tutto è venuto fuori una cinquantina di minuti. Poi è arrivato Andrea che aveva da fare (dopo un po' di corsa semplice) 4km in pista alternando 100m in 20'' e 100m in 26'' e ho provato a seguirlo. Ebbene, dopo aver fatto 2km (3'43'' e 3'47'') mi sono fermato, anche con una punta di soddisfazione, accontentandomi. Il pomeriggio e il giorno ho dovuto sopportare i soliti dolori articolari. Ma non voglio darmi per vinto. Proverò a ripartire da un livello ancora più basso.

giovedì 2 settembre 2010

Allenamento da circoletto rosso

E' inevitabile che all'impegno sportivo che ho sviluppato oggi dedichi qualche riga. 135km in bici per un totale 5 ore e 15' . L'avrei fatto (l'ho fatto) anche per la corsa. Per una lunga corsa. Spezia-Pietrasanta-Seravezza-Passo del Vestito-San Carlo-Massa e ritorno. In compagnia di Guido e Lollo. Una bella impresa, per me: non avevo mai superato i 100km e ne ho fatto 135, non avevo mai pedalato più di 4 ore e oggi ho raggiunto le 5 ore e 15, più o meno. Alla fine qualche discussione con mia moglie che non ha ancora capito di avere a che fare con un "ironman" (faccio il furbo ma poi chissà quanto ci metterò a recuperare lo sforzo). L'andata in pianura fino a Seravezza è andata più o meno bene (33km/h di media), con cambi regolari di un km a testa, un po' di dolore al palmo della mano sinistra ferita martedì scorso da una caduta dalla bici praticamente da fermo. Poi è iniziata la salita, sconosciuta per me e Guido, e con ricordi sbiaditi per Lollo. Alla fine i km sono 25,4 (si raggiungono i 1065m), la pendenza è regolare e non impossibile, ma è la lunghezza che la fa da padrona. Arrivati al Passo dopo qualche suggestiva foto, abbiamo indossato l'antivento e siamo scesi per una lunghissima discesa che passando da San Carlo arriva a Massa. Oggi ho capito che amo molto di più le salite che le discese. Sono convinto che alla fine ho pagato molto di più in discesa piuttosto che in salita. Guido mi ha detto: "Sei l'unico ciclista che va più in salita che in discesa". La verità è che avevo male alla mano e, per la postura che si tiene in discesa, dolore dietro il collo. In più non era proprio caldo. Nonostante le barrette e i gel (tutti velocemente "spolverati") arrivati a Carrara siamo stati assaliti da una fame spaventosa. Ci siamo fermati "al mangia e tromba" (così viene chiamato il carrozzone alla fine del vialone del porto di Marina di Carrara) e ci siamo minimamente ricaricati. Poi Guido, il più in forma, ci ha "trainato" fino a casa, dove un abbondante piatto di pasta ha definitivamente sistemato la situazione. Comunque, una bella giornata di sport da ricordare.