sabato 23 giugno 2018

Sogno o speranza?

Dopo una serie interminabile di indiscrezioni, in questi giorni è arrivata l’ufficializzazione della notizia: la nostra città ed il rinnovato campo sportivo “Montagna” si sono candidati per ospitare i campionati assoluti italiani di atletica leggera 2019, che si svolgeranno dal 6 al 9 settembre. Il comitato promotore, capitanato da Norberto Capiferri, Federico Leporati e Stefano Mei, ha presentato tutta la documentazione necessaria alla Fidal nazionale, che dovrà prendere una decisione entro la fine di luglio, confrontando l’offerta spezzina con il ventaglio di proposte offerto dai vari competitors che vorranno contenderci la possibilità di ospitare la manifestazione. Si tratta di un’occasione molto importante per tutta la comunità locale ed anche l’Amministrazione Comunale è stata coinvolta nel progetto, nella speranza che si colga appieno la ricaduta sul tessuto economico e sociale di un evento di questa entità: i campionati italiani vedono schierarsi su piste e pedane oltre milleduecento atleti, accompagnati da centinaia di tecnici e dirigenti societari oltreché da personale federale, e vede il coinvolgimento di svariate troupes giornalistiche e televisive, senza tener conto dell’interminabile stuolo di parenti, amici e semplici appassionati al seguito delle varie gare. In un contesto nel quale l’atletica si sta riaffacciando alla ribalta dello sport italiano, anche grazie alle esaltanti prestazioni agonistiche di alcune punte di diamante della nostra squadra nazionale, l’allestimento di un evento del genere è un piccolo sogno ed una speranza per l’intera collettività spezzina: un’occasione imperdibile che necessita dell’impegno di tutti gli attori sulla scena affinchè il progetto venga approvato, perchè - se è vero che l’impianto appena ristrutturato è già un bel biglietto da visita che è stato appoggiato sul tavolo delle competenti sedi romane - bisogna anche fronteggiare una concorrenza che si annuncia agguerrita. Nel fare le mie congratulazioni ai principali protagonisti della fase preliminare concretizzatasi nella candidatura ad organizzare i campionati, colgo l’occasione nel formulare l’auspicio affinché gli sforzi profusi vedano uno sbocco positivo e si raggiunga un traguardo storico che rimarrebbe negli annali della nostra città.

lunedì 18 giugno 2018

Quilico e Bonfigli si impongono nella nona “SaliscendiBeverino”

La “SaliscendiBeverino” disputatasi domenica scorsa va in archivio con un finale insolito e, per certi versi, scioccante: a causa di una mancata segnalazione sul tortuoso tracciato di gara, prevalentemente sterrato, una folta parte del gruppo di testa ha imboccato una strada sbagliata e si è ritrovata a percorrere svariate centinaia di metri in più, per poi dover ritornare sui propri passi - in alcuni casi “tagliando” involontariamente la strada da compiere - quando ormai la frittata era abbondantemente confezionata. Non è la prima volta che accade e capita anche in competizioni molto più blasonate di questa, dove si gareggia immergendo ripetutamente i piedi nel fiume e percorrendo gli angusti sentieri della Val di Vara, che rendono di fatto impossibile la possibilità di far precedere gli atleti più forti da una “staffetta apripista” in bicicletta o in scooter, ma l’edizione 2018 di “SaliscendiBeverino” purtroppo verrà ricordata soprattutto per questo epilogo tragicomico, con atleti che - nel mezzo del proprio impegno agonistico - si interrogavano vicendevolmente sulla correttezza dei propri passi. Anche gli organizzatori sono stati presi alla sprovvista da quanto successo e hanno dovuto prendere l’imbarazzante decisione conclusiva consistente nella neutralizzazione della classifica finale, decretando unicamente i primi tre piazzati nelle graduatorie assolute e pubblicando l’intero elenco dei centosessantacinque atleti giunti al traguardo, semplicemente in ordine alfabetico e senza l’indicazione del posizionamento finale. Oltre a ciò, è stato necessario sbrogliare anche la matassa relativa all’aggiudicazione dei punti per quanto riguarda la classifica del circuito del Corrilunigiana, nel quale la “Saliscendi” è inserita, ed è stata scelta l’unica opzione praticabile in questi casi, ovvero l’assegnazione di un punteggio “politico” per tutti i finishers. Fatta questa lunga, ma doverosa, premessa, che fa passare in secondo piano l’intero aspetto agonistico della giornata - ivi compreso il bello spettacolo messo in scena dai piccoli atleti che hanno gareggiato nelle competizioni giovanili - i vincitori di questa travagliata “SaliscendiBeverino” sono stati - tra gli uomini - Riccardo Quilico (Asd Pro Avis Castelnuovo Magra), che ha preceduto Davide Pruno (Atletica Arci Favaro) e Davide Benassi (Asd Strafossone), mentre il successo femminile è andato a Silvia Bonfigli (RunCard), seguita da Maria Luisa Spadoni (Asd Pro Avis Castelnuovo Magra) e da Milena Santunione (Asd Polisportiva Madonnetta). Archiviata la gara di Beverino, il prossimo weekend vedrà lo svolgimento, almeno per quanto rigarda il circuito del Corrilunigiana, di due competizioni pomeridiane discretamente impegnative dal punto di vista altimetrico: sabato 23 si svolgerà il “38° Trofeo Ballerini”, in programma a Gaggio di Podenzana, mentre l’appuntamento domenicale vedrà gli atleti spostarsi nelle alture sovrastanti la Versilia, in quel di Retignano di Stazzema, ove si correrà il “6° Trofeo San Pietro”.

mercoledì 13 giugno 2018

Domenica prossima tutti a Beverino

Domenica 17, nell’ambito della tradizionale sagra paesana con la quale il Comune di Beverino celebra l’inizio dell’estate, gli amici appartenenti all’Associazione Sportiva Dilettantistica Spezia Marathon metteranno in scena la nona edizione di “Saliscendi Beverino”, tradizionale appuntamento podistico inserito nel calendario del Corrilunigiana. La squadra capitanata da Massimiliano Bianchi e coordinata con entusiasmo dell’ineffabile segretario Massimiliano Ercolini è già al lavoro da diverse settimane e, tra ricognizioni di percorso e serate impegnate nell’affidare incarichi e mettere a punto i vari dettagli organizzativi, è ormai pronta ad allestire l’evento, che si dipanerà sui quattordici chilometri del collaudato percorso panoramico con partenza ed arrivo fissati nelle prossimità del campo sportivo “Rino Colombo” e svolgimento nella splendida cornice paesaggistica della Val di Vara. Le preiscrizioni alla gara vera e propria sono già aperte su www.mysdam.net, mentre i non agonisti ed i ritardatari potranno correre presentandosi domenica mattina a partire dalle 8.15 direttamente sul luogo di ritrovo (i competitivi saranno anche tenuti alla presentazione di un certificato medico abilitante alla pratica sportiva dell’attività di atletica leggera e dovranno essere affiliati ad una società sportiva). Come spesso accade in queste circostanze, il pacco gara sarà garantito per i primi duecentocinquanta runners, previo versamento della tariffa di iscrizione variabile dai tre ai nove euro, con differenziazione a seconda della modalità di partecipazione e dell’eventuale possesso di chip personalizzato: per ciò che concerne l’ovvio riconoscimento per gli atleti più veloci, vi sarà la premiazione dei primi tre assoluti maschili e femminili e per i migliori tre classificati nelle varie fasce d’età, secondo il regolamento tecnico del circuito del Corrilunigiana. Nulla sarà lasciato al caso, a partire dalla predisposizione dei percorsi ridotti per le categorie giovanili, che gareggeranno alle 9:30 - ovvero subito prima degli atleti assoluti -, al deposito borse ed alle docce e ristoro finale per tutti i partecipanti. Per qualsiasi informazione, gli organizzatori sono sempre a disposizione sul sito internet www.speziamarathon.it

martedì 5 giugno 2018

Ciao, Giampaolo

Un altro triste post per Speziarunning, un altro amico che ci lascia prematuramente: Giampaolo Tonini non è più tra noi, ed è una grande perdita per il mondo del podismo e per i suoi amici e familiari. Nei pochi anni che ha trascorso in mezzo a noi, Giampaolo è stato un ottimo ambasciatore di una filosofia di vita che coniuga la sfortuna di avere una problematica fisica con l’abilità nel mascherare questa difficoltà grazie al temperamento di un atleta: poche persone possono dire di aver conosciuto un ultramaratoneta ipovedente e noi apparteniamo a questa categoria di privilegiati grazie a lui, che nel 2014 si è sciroppato la “Cento chilometri del Passatore”, noncurante delle avversità che i suoi occhi non potevano raccontare nella sua interezza. Mi piace ricordare Giampaolo nella sua canotta giallonera del Gs Golfo dei Poeti, in compagnia di un nostro amico comune che lo aveva accompagnato a Livorno per correre una delle sue ultime gare, ma sono contento di aver condiviso con lui una serata durante una festa paesana ad Ameglia: io ero lì, intento a seguire alcuni conoscenti che suonavano in piazza, quando ho incontrato Giampaolo che promuoveva l’operato dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti. Eravamo entrambi in compagnia delle rispettive famiglie, ma lui non si stava svagando, perché era impegnato nella sua battaglia - nonostante l’ora tarda e la stanchezza di una giornata lavorativa sulle spalle - per far conoscere un lato diverso del mondo alle persone che non avevano la sventura di condividere le sue difficoltà. Lui aveva deciso di trascorrere qualche istante con i propri cari in maniera molto diversa dalla mia e la motivazione risiedeva in quelle ombre che vedeva per ventiquattro ore al giorno e che non poteva debellare, se non sperando che la ricerca scientifica e la prevenzione evitassero che il suo problema si ripetesse, in futuro, su qualcun altro. Una bella persona, Giampaolo: ciao!