mercoledì 12 giugno 2013

Giornate sì e giornate no

Domenica scorsa ho partecipato alla seconda edizione della “Corri per le colline di Nave”, gara organizzata dal locale Circolo Arci superbamente coordinato da Marco Cibei: la scelta non è stata facile, perché contemporaneamente Varese Ligure ospitava la sesta “21 km. del biologico” e, in tutta onestà, ho optato per la trasferta più breve, onde evitare di rincasare eccessivamente tardi. Non avendo grandi aspettative, dopo l’eccessiva sofferenza della domenica precedente, sono partito in maniera guardinga per poi cercare di limitare i danni in salita: il Trofeo Alpi Apuane di Terrinca aveva lasciato il segno e volevo evitare di camminare per lunghi tratti di ascesa. Il risultato è stato - per me - più che lusinghiero: un discreto piazzamento finale, ma soprattutto quarantacinque minuti per correre ben oltre dieci chilometri, e ciò nonostante un terzo della gara avesse pendenze ragguardevoli, tanto da costringermi a qualche decina di metri al passo. Chiacchierando dopo il traguardo con i miei compagni di fatica, il panorama dei commenti era estremamente variegato: si spaziava da un felicissimo Khalid Gaout, con famiglia entusiasta al seguito, ad un Mario Viola soddisfatto ma non troppo (complice anche il percorso non perfettamente segnalato), ma c’era pure qualche volto un po’ scuro, evidentemente non completamente contento della propria gara, come anch’io avevo provato, sulla mia pelle, solamente sette giorni prima. In sintesi, alterniamo prestazioni discontinue, ma credo che questo sia il viatico affinché molti di noi diano il meglio nelle competizioni autunnali, quando la preparazione sarà finalmente affinata a dovere: mi sa che ne vedremo delle belle…

1 commento:

  1. Alternano prestazioni buone e meno buone gli atleti professionisti per ragioni diverse ;figuriamoci gli amatori e i tapascioni

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