martedì 3 settembre 2013

Ci vorrebbe un amico

Stamattina alle sei avevo fissato l’appuntamento con il rientro agli allenamenti: sono ormai trascorsi dieci giorni dal mio infortunio sui campi di calcetto e pensavo di aver opportunamente recuperato dai dolori che hanno flagellato i miei tentativi di martedì e mercoledì scorso. Onestamente non mi ero prefissato alcun obiettivo ed avevo seriamente messo in preventivo l’idea di dovermi fermare, durante i miei giri intorno al Parco, in un momento più o meno imprecisato quando le costole avessero ripreso a dolermi. Per questa ragione, quando ho visto Luca che stava correndo ad un ritmo abbastanza sostenibile, l’ho salutato e gli ho quasi imposto di non fermarsi a fare compagnia perché, nonostante tutto, non sapevo quanto e come avrei condizionato la sua mattinata. Poi, però, Luca ha rallentato ulteriormente e, dopo una ventina di minuti, si è quasi fatto raggiungere: a quel punto mi ha chiesto come stavo e, dopo aver ricevuto la mia confortante risposta, si è adeguato alla mia andatura. Abbiamo fatto una mezz’oretta di corsa assieme, con poche chiacchiere e qualche siparietto quasi comico, ed anche gli ultimi dieci minuti, che ho fatto in solitudine perché il mio improvvisato sparring partner mattutino doveva rientrare a casa per poi andare a lavorare, sono stati agevoli. Stasera le costole non mi fanno alcun male e sono realmente contento del mio primo allenamento post-infortunio: il bilancio della giornata è decisamente positivo, ma devo anche ringraziare un amico!

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