sabato 23 agosto 2014

Mamma mia!

Chiara Ferdani, la forte allieva filattierese tesserata per la Spectec Duferco Atletica Carispezia, non finisce mai di stupire. Stavolta, però, l’impresa della forte atleta allenata da Roberto Di Stani è realmente impressionante: il terzo posto nelle batterie delle Olimpiadi giovanili di Nanchino (Cina) nella gara dei 1500 metri, che le è valso il conseguente accesso diretto alla finale di lunedì mattina è la consacrazione di un percorso di qualità e rappresenta la definitiva maturazione di una ragazza infinitamente meritevole di ogni soddisfazione, sia dal punto di vista personale che sotto il profilo sportivo. Visto che ci occupiamo di quest’ultimo aspetto della vita di Chiara, sembra giusto evidenziare i suoi numeri e le sue avversarie di ieri, giusto per accrescere il merito della sua impresa (se ce ne fosse bisogno…): il tempo finale è stato di 4’25”93, che rappresenta il nuovo primato personale abbassato di cinque secondi ed il quinto riscontro cronometrico assoluto, preceduto solamente da prestazioni di atlete fortissime, quali l’etiope Alemu o la keniota Mbithe. Ciò non toglie che, come dichiara il direttore tecnico della Spectec Federico Leporati, dopodomani Chiara possa addirittura giocarsela per il podio, visto che la sua impeccabile condotta tattica costringerà le avversarie a dare il 101% per batterla: sicuramente, anche se a migliaia di chilometri di distanza, il tifo dell’atletica spezzina non le mancherà…

3 commenti:

  1. Speremo che non scioppi prima me pae il calcio tutti fenomeni da bambini

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  2. Caro spezzino verace, il problema non è se a 25 anni andrà alle Olimpiadi; ma se la sua personalità non sarà danneggiata.
    Le troppe aspettative dei genitori, allenatori, dirigenti societari e sponsor, in una ragazzina prima bimba ora adolescente sicuramente bene allo sviluppo psichico non fa... considerando inoltre, che lo sport a quei livelli obbliga gli atleti ad una vita sociale limitata, il mix diviene una bomba... Se ti è capitato di vedere la trasmissione televisiva Ginnaste, avrai notato che il sovraccarico allenante e psicologico che deve sopportare una bimba è disumano; spesso esplodono in pianti o atteggiamenti che dovrebbero far riflettere le federazioni sportive e il CONI...
    Non porti la domanda se diventeranno campioni, ma poniti la domanda che adulti SARANNO???
    Riccardo Cervi

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  3. Giuste osservazioni: però, vediamo il presente! Per ora, abbiamo un'atleta di tutto rispetto... considerando spezzini, gli atleti nati nella nostra città o tesserati per una società sprugolina, direi un'ottima atleta spezzina. Poi, vedremo... senza sottovalutare il fatto che una donna può pure innamorarsi, voler avere dei figli... ma c'è tempo!!! Una sola cosa: tra il calcio e l'atletica c'è un abisso. Il che mi fa pensare che il primo commento venga da un non-atleta. I calciatori salgono su e scendono giù come i missili, a volte in maniera completamente immeritata, a volte in modo misterioso. Un atleta si costruisce poco a poco, fa presto a precipitare se è ai piani alti - ma, conoscendo la Ferdani, non sarà facile abbatterla!

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