mercoledì 8 giugno 2016

La nuova convenzione tra Uisp e Fidal

Come molti di noi sanno, all’inizio di giugno le convenzioni bilaterali tra i principali Enti di Promozione Sportiva e la Federazione di Atletica Leggera, più volte prorogate in attesa di un accordo tra le parti, sono giunte a scadenza. La questione era di non poca importanza e, per quanto riguarda la realtà locale, il problema si poneva soprattutto per i tesserati Uisp, che rischiavano di non poter più prendere parte alle competizioni inserite nel calendario nazionale Fidal, tra le quali sono comprese le principali maratone italiane. Alla fine l’accordo tra questi due enti è stato perfezionato e, sostanzialmente, prevede la possibilità, per i tesserati Uisp che non avessero intenzione di affiliarsi alla Federazione attraverso l’intermediazione di una società sportiva ad essa regolarmente iscritta, di partecipare comunque alle gare inserite nel calendario nazionale Fidal sottoscrivendo la famigerata Runcard, ad un prezzo scontato del 50%. Come si suol dire, “la montagna ha partorito il topolino”: la Federazione, di fronte al rischio di perdere un grande numero di atleti estemporanei cui non interessano le competizioni più importanti allestite sulle strade italiane, ma che comunque si cimentano una o due volte all’anno in una maratona, ha garantito loro una sostanziosa riduzione sul costo del meccanismo previsto per tutelare le necessità di questa tipologia di runner e che, a sua volta, aveva sostituito il cosiddetto “cartellino giornaliero” (la cui abolizione, a questi punti, è stata un po’ assurda). Di contro, Uisp manterrà il suo bacino d’utenza podistico e lo potrà anche allargare, potendo offrire una convenzione che, di fatto, abbatte il costo d’affiliazione a tale Ente. L’accordo sembra però penalizzare pesantemente le società sportive affiliate alla Fidal, che svolgono continuativamente attività di promozione del nostro sport e che creano quel movimento di cui il podismo ha bisogno, innescando un circolo virtuoso che consente lo sviluppo dell’atletica a tutti i livelli. Ne ho parlato velocemente con Silvio Gerini, che ringrazio pubblicamente per avermi dato lo spunto per scrivere queste righe e con il quale abbiamo concluso che (… rubo le sue parole…), se lo scopo di “Fidal e Uisp è la promozione del podismo amatoriale attraverso un'anonima tessera”, i massimi vertici del nostro sport non stanno riconoscendo il lavoro svolto sulle piste, sulle pedane e sulla strada da quelle persone che combattono tra mille difficoltà, soprattutto economiche, per far conoscere l’atletica a coloro che non vi si sono mai avvicinati.

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