lunedì 28 novembre 2016

Una cattedrale nel deserto

Domenica scorsa, dopo aver inanellato i miei consueti giri seminotturni al Parco della Maggiolina, ormai invaso dalle foglie autunnali che nessuno rimuove più, ho provato a spostarmi verso il Campo Sportivo Montagna, definitivamente affittato dalla Marina Militare al Comune della Spezia, nell’intento di realizzarne una struttura sportiva polivalente, prevalentemente dedicata all’atletica leggera. Era una semplice curiosità, anche perché volevo vedere quale fosse lo stato dei lavori di ristrutturazione dell’impianto e, generalmente, se si potesse effettuare una seduta di allenamento efficace, nonostante l’impraticabilità di una porzione consistente dell’area. Mi sono recato davanti all’ingresso principale di Viale Fieschi alle otto in punto e, nonostante fosse orario d’apertura, i cancelli erano chiusi. Come se non bastasse, un cartello avvisava che, nella giornata precedente, il Campo Sportivo aveva “pagato dazio” al calcio, limitando la sua operatività alla sola mattinata, a causa dello svolgimento della partita casalinga dello Spezia nel limitrofo Stadio Picco: se questa è la consuetudine, ne deduco che, per una ventina di settimane all’anno, il Montagna rimane precluso al pubblico nei soli pomeriggi del sabato e della domenica, quando forse gli spezzini che lavorano nei giorni feriali potrebbero usufruirne. Dopo questa breve riflessione, ho girato verso via dei Pioppi e ho imboccato l’entrata secondaria, ove un mio coetaneo mi ha lanciato un’occhiata distratta prima di salire su uno scooter ed uscire, verosimilmente per andare ad aprire la cancellata di Viale Fieschi. Ero ufficialmente da solo, e ne ho approfittato per farmi una lunga ispezione. Tre enormi avvisi mi hanno immediatamente informato sul cronoprogramma della ristrutturazione, che avrebbe dovuto svolgersi in pochi mesi e dovrebbe già essere conclusa per quanto riguarda gli spogliatoi e le gradinate, mentre l’ultimazione della pista d’atletica regolamentare è calendarizzata per fine anno: parrebbe incredibile un ritardo in un progetto con tempi così serrati, ma purtroppo è tutto in alto mare e, considerando la stagionalità, difficilmente se ne parlerà prima della metà del 2017. Una serie di frecce indicavano un percorso campestre esterno al cantiere, che dovrebbe snodarsi sulla distanza di un chilometro: ho provato ad inoltrarmi per un tratto, ma il terreno appariva ai limiti della praticabilità e, a quel punto, ho preferito tornare sui miei passi incontrando un paio di camminatori che, probabilmente, avevano meno velleità agonistiche del sottoscritto e non avrebbero rischiato inutili capitomboli. I due campi da calcetto appaiono in buone condizioni e sarebbero anche prenotabili (come da comunicazione affissa), come pure anche gli adiacenti impianti riservati al tennis, decisamente scadenti, ma credo che rimarranno sottoutilizzati – almeno nel periodo invernale – senza un’adeguata copertura. Concludendo la mia perlustrazione, ho tentato fortuna sulla pista d’atletica di dimensioni ridotte che presenta un avvallamento siderale su uno dei due rettilinei e che, pertanto, non è assolutamente idonea: in compenso, nella mezz’ora che ho trascorso all’interno dell’impianto, qui ho incontrato i primi due “addetti ai lavori”:, ovvero un atleta che si stava riscaldando ed una donna che si occupava – in una guerra dalla quale sarebbe inesorabilmente uscita sconfitta – della vegetazione presente nell’area. Insomma, non ci siamo! Lavori in ritardo, struttura in difficoltà e, ciò che più conta, pochissima gente, il che significa che il Montagna non sta entrando nel cuore dei miei concittadini. Se non si vuole che il campo sportivo spezzino rimanga una cattedrale nel deserto, bisogna impegnarsi, e parecchio…

7 commenti:

  1. Alle 8 di mattina....anche la scuola di Formia e' deserta. Magari in un altro orario ci sono tanti atleti attivi di tutte le categorie, dal gioco atletica ai master passando per gli agonisti semiadulti, nonostante la pista piccola, azzurra non sia ormai quasi piu' praticabile. Ci vuole ancora un po' di pazienza e, dopo aver viaggiato giornalmente per oltre 20 anni per Marina di Carrara per trovare un impianto idoneo e fruibile, adesso ho fiducia, molta fiducia nell'opera del Comune, del progetto bellissimo organizzato e degli eventuali gestori. Ci vuole un po di pazienza. Il mio amore per l'atletica e la passione che ancora mi spinge ad insegnarla, mi fanno ragionare cosi'. Anche perche' conosco la situazione impianti nel territorio nazionale.....e il Montagna sara' un fiore all'occhiello per tutto il movimento. Ogni giorno, alle 3 del pomeriggio, si fa fatica ad organizzare il lavoro sul pistino per l'eccessivo affollamento. Una gran bella cosa. L'atletica spezzina e' viva e ammirata in tutta Italia. Tra quelche mese, a lavori ultimati sulla pista principale non potra' che essere ancora migliore. Federico Leporati

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  2. Ti ringrazio per avermi letto e commentato e mi auguro che tu abbia ragione. Avremo pazienza... sono vent'anni che ne abbiamo, qualche mese in più non cambierà la nostra posizione! Però, si inizia con un po' di ritardo e non è bello. Tienimi aggiornato!

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  3. Vero! C'e' ritardo e comprendo il senso delle tue preoccupazioni. Comunque non abbiamo altra scelta che, una volta ultimati i lavori e credo che prima della prossima estate avvenga, dimostrare che l'atletica spezzina tutta merita una casa di quell livello e che, nonostante quasi 30 anni di piu' o meno voluta trascuratezza per il nostro movimento, abbiamo mantenuto un livello di numeri e qualita' degni di nota. Prepariamoci. Avremo molto da fare. Chicco

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  4. Ciao, sono Andrea Carozzo, concordo con le parole di Federico Leporati, faccio parte di quegli amatori che da sempre, si adatta a correre ovunque, frequento il campo quasi tutti i giorni, e' vero, ora e' parzialmente praticabile, ma ti assicuro Davide, che se vieni al pomeriggio, hai difficolta', per fortuna,a trovare un posto dove appogiare lo zaino, dalla quantita' di atleti presente, e il weekend sta' attirando sempre piu' persone. A mio giudizio,sempre meglio il campo in queste condizioni che la strada. Sono il primo, ad esempio a non essere d'accordo, sulla chiusura invernale alle 17.30, la maggior parte delle persone esce a quell'ora dal lavoro, ma bisogna avere un po'di pazienza, e soprattutto proprio noi amatori, dobbiamo essere i primi ad incentivare l'utilizzo del campo, cercando di frequentarlo, impegni lavorativi e familiari permettendo, il piu' possibile, io ci credo molto.
    Ci vediamo domenica alla RUN FOR CHILDREN :)
    Andrea Carozzo.

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  5. Apertura per almeno 12 ore al giorno tutto l'anno, naturalmente disciplinata da un regolamento d'uso della pista e pedane appropriato, e' la priorita' assoluta una volta terminati tutti i lavori e il completamento dell'attrezzatura.

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  6. Bene Federico, grazie, gran bella notizia.
    Vedi Davide, bisogna avere pazienza, essere positivi e frequentare il campo!
    Andrea Carozzo.

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  7. Insisto: mi auguro che il tempo mi dia torto!!!

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