mercoledì 27 dicembre 2017

Ciao, Gianfranco!

La corsa è solitudine: si parte e, talvolta, si decide di stare tre o quattro ore con se stessi, senza parlare con nessuno, accompagnati solamente dalla sofferenza fisica che attanaglia muscoli ed articolazioni. Ma la corsa è anche amicizia, perché la famiglia degli atleti agonisti che decidono di sobbarcarsi dieci, venti o quaranta chilometri in perenne conflitto con il cronometro non è poi così grande: nelle gare incontriamo spesso i soliti volti, gambe conosciute, fatiche che si sono già viste in precedenti occasioni. Sappiamo i nostri nomi e cognomi, ma - salvo rare eccezioni - non abbiamo una perfetta conoscenza del runner che sbuffa al nostro fianco, ci sorride nel momento in cui ritira il pettorale o chiacchiera con noi quando siamo al tavolino del ristoro post gara. Forse avremmo dovuto scambiare due parole in più con Gianfranco Magni, che ci ha tragicamente salutato ieri mattina. Avevo avuto occasione di parlare diverse volte con lui qualche anno fa, quando Gianfranco aveva creato, dal nulla, i Gas Runners Massa: da allora, per tutti noi, quel ragazzone solare e tatuato era diventato “il Capitano” della compagine che vestiva orgogliosamente i colori bianconeri della sua città. L’ultimo nostro incontro è avvenuto nel corso della cena conclusiva della stagione del Corrilunigiana, con tanto di auguri, pacche sulle spalle e promesse di incrociarci nelle prossime gare. A volte non si pensa che, dietro al sorriso di una persona, si nasconde un’immensa solitudine che, maledettamente, potrebbe prendere il sopravvento nelle prime ore di un giorno invernale di festa, facendoci mancare il prossimo appuntamento con il volto, le gambe e le fatiche dell’amico runner. Ciao, Capitano!

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