sabato 2 marzo 2019

Correre in casa: un’esperienza da ripetere

Domenica scorsa ho avuto il piacere di correre la “White Marble Marathon”, evento allestito da Paolo Barghini e dal suo staff che mettono in scena questa manifestazione da tre anni. Si poteva scegliere tra la mezza maratona - con partenza da Carrara ed arrivo sul lungomare di Marina di Massa - e la distanza doppia, che ovviamente prevedeva il rientro al punto del via attraverso un passaggio per le strade del capoluogo massese: ho optato per quest’ultima soluzione, allettato dal fatto che la mia preparazione non prevede la disputa di più di un paio di gare annue sulla distanza dei quarantadue chilometri e, ovviamente, il fatto di avere a disposizione una maratona praticamente sotto casa è stata un’occasione da cogliere al volo. Ho sofferto (come sempre mi capita quando travalico la terza ora di gara) e non ho centrato appieno l’obiettivo che mi ero prefissato, però ho portato la gara a termine in maniera più che decorosa e, naturalmente, questo è il momento del bilancio della mia esperienza. Devo essere sincero? Mi sono divertito un sacco! Sono stato accompagnato dall’amico Angelo, che mi ha affiancato in bicicletta godendosi quasi tutta la mia fatica, agevolato dal fatto che c’erano poco più di trecento partecipanti sul percorso lungo e pertanto anche gli organizzatori hanno consentito qualche strappo alla regola: è stato un aiuto non da poco, soprattutto dal punto di vista morale, stante il fatto che abbiamo riso e scherzato nei momenti di maggiore difficoltà. La “scorta” ciclistica era programmata e mi immaginavo che avrebbe fornito un apporto positivo alle mie performances da tapascione: quello che, però, non avrei mai sospettato è stato il supporto, sincero e affettuoso, di diverse decine di colleghi di avventure. Mi aspettavo il tifo dei miei compagni di squadra, ma ho avuto il sostegno anche di avversari, atleti e dirigenti appartenenti ad altre compagini ed anche l’incitamento di semplici conoscenti. Sono stato coccolato fin da prima del via ed anche dopo il traguardo. Ho avuto il piacere di constatare quante persone mi dimostrino sinceramente il loro affetto e posso assicurare che, nel mio cuore (il fiato era cortissimo!) le ho altrettanto sinceramente contraccambiate. Al di là dell’aspetto organizzativo, che per me è stato ineccepibile - ancorchè alcune premiazioni potrebbero essere rivedibili - la “White Marble Marathon” mi ha lasciato uno splendido ricordo. Leggo che Paolo Barghini ha avuto qualche screzio con le Amministrazioni Comunali per problematiche burocratiche che avrebbero messo a repentaglio lo svolgimento della manifestazione nelle ultime giornate prima di domenica scorsa e che, pertanto, vorrebbe rassicurazioni sul fatto che queste situazioni non si ripetano, pena la cancellazione o lo spostamento dell’evento in altra sede. Mi auguro che i protagonisti trovino un accordo. Per me, la “White Marble Marathon” è un’esperienza da ripetere.

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