mercoledì 22 agosto 2012

Correre dentro un pentolone

Questi giorni si stanno rivelando realmente spietati per noi runners: il caldo africano che ci sta accompagnando ormai da diverse settimane non ci lascia tregua e trasforma la corsa in un esercizio di immane masochismo. Ieri sera, complice lo spostamento di uno dei miei adorati allenamenti mattutini all'ora in cui il sole tramonta, ho potuto sperimentare gli effetti dell’afa sul mio fisico. Nonostante la partenza fissata alle 20.15, dopo pochi minuti sembrava di correre in un immenso pentolone: l’asfalto cittadino restituiva un calore quasi innaturale che attanagliava i polpacci, mentre l’aria respirata, oltre ad essere particolarmente maleodorante, ingolfava i polmoni. Stavolta la mia proverbiale preferenza per il clima estivo ha lasciato ben presto spazio alle imprecazioni tipiche dei mesi più rigidi e non vi nascondo che, al termine di cinquanta minuti di calvario, mi sono dovuto sedere qualche istante a riflettere sul fatto che noi runners non abbiamo tutte le rotelle al proprio posto. Comunque, anche questa è andata… oggi riposo, domani ripetute brevi alle sei del mattino e poi speriamo che arrivi in fretta la mezza stagione!

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