sabato 11 maggio 2013

Il coraggio di arrivare in fondo

A volte il nostro sport ti riserva sorprese sgradevoli ed inattese, mentre in altre circostanze la corsa racconta storie da immagazzinare nella memoria e raccontare alla prima occasione utile. Domenica scorsa, durante la Mare-Monti-Mare, probabilmente ho vissuto entrambe queste situazioni, in una giornata funestata dal maltempo che ha caratterizzato una gara già, di per sé, discretamente difficile da interpretare. Penso che sia onesto segnalare l’ottimo piazzamento di Khalid Gaout, undicesimo al traguardo tra gli uomini, la prestazione di Ewa Kobrym, splendida tredicesima nella classifica femminile ed il bel terzo posto di Paolo Callo tra gli over-50, ma, a mio modo di vedere, il vero protagonista della giornata è stato Mario Paglionico. Non dev’essere stato facile lottare con il fango degli ultimi tre chilometri, pesticciato da oltre quattrocento concorrenti ed allentato dal nubifragio che, impietosamente, si è abbattuto proprio sui runners che faticano di più, coloro che viaggiano oltre i sei minuti per chilometro già in pianura… figurarsi quando la strada sale… E dev’essere stato davvero impegnativo lottare con i propri settant’anni e la voglia di ritornare a casa integro, senza soffrire per via di una gara che, tutto sommato, ci si poteva pure risparmiare. Onestamente, ho aspettato Mario per oltre mezz’ora ed ero quasi sicuro di vederlo arrivare sconvolto e contrariato, come spesso accade a tutti noi nelle competizioni in cui qualcosa va storto, ma il nostro eroe di giornata mi ha stupito, arrivando felice di aver migliorato il tempo dell’anno precedente, nonostante tutte le avversità. Quintultimo, ma contento di aver dimostrato a tutti di aver avuto il coraggio di arrivare in fondo: un esempio per tutti!

2 commenti:

  1. Concordo con te, Davide...un esempio per tutti...la sua longevità sportiva e la voglia di stringere sempre i denti soprattutto in questa durissima gara. Bravo...GRANDE SUPER MARIO
    Tony TESTA

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