mercoledì 24 luglio 2013

Tutto è bene quel che finisce bene???

L’attualità impone di tornare sulla querelle relativa al Palio del Golfo per completare un’analisi che, probabilmente, non c’entra nulla con il canottaggio. Come molti di voi sapranno, la premiazione della disfida remiera, inizialmente prevista al Centro Commerciale Le Terrazze, è stata spostata in una location più appropriata, ossia su Largo Fiorillo, nella banchina antistante il campo di gara: dopo le infinite proteste di commercianti, cittadini, sportivi e politici dell’opposizione, è finalmente spuntato il dissenso di Matteo Melley che, con colpevole ritardo, ha stigmatizzato una decisione incomprensibile, più o meno con le stesse parole che tutti i precedenti contestatori, me compreso, avevano utilizzato. A questo punto, la vicenda ha subìto un’improvvisa sterzata ed il Presidente della Fondazione Carispe potrebbe comodamente appropriarsi di una delle più famose battute del compianto Alberto Sordi (“Io so’ io, e voi nun contate un…”), perché la cerimonia è stata prontamente spostata in centro città, con buona pace del Comitato delle Borgate e della sua assurda difesa della sinergia con Ipercoop, che l’ha condotto dritto dritto ad inevitabili ed irrevocabili dimissioni in blocco. Tutto questo pasticcio è stato condito dal silenzio assoluto da parte dell’Assessore allo Sport e dei vogatori, che sembra più casuale che voluto, ma che onestamente non stona, perché la vicenda non c’entra nulla con lo sport: alla fine di tutto, però, viene logico domandarsi perché Matteo Melley non si spende per i pini di Piazza Verdi, ma soprattutto perché non chiede più attenzione per le condizioni del Montagna, ma forse qualcosa mi sfugge…

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