mercoledì 19 marzo 2014

Quando l’organizzazione sbaglia

Purtroppo, come si può leggere dai commenti al mio post precedente e dai vari sfoghi sui siti delle società sportive che erano presenti e sui profili personali dei partecipanti al Corritalia Interprovinciale svoltosi domenica scorsa a Marinella di Sarzana, quest’anno il comitato organizzatore è stato clamorosamente lacunoso. Premesso che chiunque può sbagliare (… ci mancherebbe!!!), stavolta gli errori sono stati molteplici e tutti si sono resi conto della gravità della situazione, anche perché non vi erano enormi difficoltà da sbrogliare. Nel 2013 abbiamo gareggiato su un percorso sterrato normalmente chiuso al traffico, compiendo due giri da cinquemila metri misurati in maniera pressoché perfetta: c’era stata, onestamente, un po’ di farraginosità nelle modalità d’iscrizione, ma va anche detto che quest’ultima circostanza era commisurata alla relativa inesperienza di un gruppo debuttante di organizzatori. Quest’anno, tutto è andato immediatamente in tilt: eravamo in tanti, ma i disclaimers (i moduli con i quali si manleva il comitato organizzatore da ogni responsabilità, che sono un problema da affrontare al più presto, per capire se sono necessari o completamente inutili, vista l’obbligatorietà - al fine di accedere alle gare - del superamento di una visita medica agonistica) erano insufficienti e pertanto la coda per prendere il pettorale è diventata ben presto insopportabile, il pacco-gara era inadeguato alla tariffa d’iscrizione (… mancava uno sponsor, rispetto all’anno scorso…), ma soprattutto il percorso era cambiato. Il tracciato del 2013 era stato sostituito da un giro di lancio - preceduto da un inutilissimo microrettilineo di partenza - al termine del quale ci si immetteva in un ulteriore “anello” da percorrere per tre volte: pochi conoscevano, prima del via, dove effettivamente saremmo andati, qualcuno ha sbagliato il numero di giri da compiere ed il risultato è stato un tragico “nove chilometri e un po’” che ci ha costretti, al traguardo, a fare una selva di calcoli per capire come avevamo corso. Se posso riassumere in un concetto, è mancata la comunicazione. In un mondo dove l’informazione è basilare per giudicare la professionalità delle persone, nessuno aveva previsto il presumibile numero dei partecipanti, nessuno conosceva l’entità del pacco-gara, nessuno era stato informato sul percorso. E questa cosa è grave: non so se il Corritalia Interprovinciale verrà eliminato dal calendario del Corrilunigiana 2015, ma credo che gli allestitori del circuito debbano tenere conto dell’esigenza di garantirci uno standard organizzativo elevato. Il buon Giorgio Malacarni, per fare un esempio, nelle settimane antecedenti alla “sua” Strafossone, ci tempesta di messaggi per farci sapere tutte le informazioni relative alla gara che sta mettendo in piedi: è giusto che qualcuno si danni l’anima per farci correre bene e si ritrovi allo stesso livello di chi non ci assicura altrettanto???

2 commenti:

  1. C'ero anch'io a Marinella è sempre piacevole correre sullo sterrato pianeggiante,senza case nè macchine in una bellagiornata .Sono riusciti a rovinare la corsa dall'inizio alla fine.Sarebbe importante sapere l'opinione degli organizzatori anche per capire se sia stato per inesperienza e superficialita',scusabili,o per "far cassa ",come scritto.
    Non si predende che tutti siano al livello della Riviera o diFossone di "Re Giorgio",ma come nelle altre corse sempre gradevoli.
    Sono certo che si tornera' alla normalita' con prossima Corsa del rospo di Ponzano dove la nuova societa' organizzera'sicuramente meglio (peggio è difficile).C.C.

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  2. io purtroppo ero la persona che urlava cercando di recuperare gli errori fatti da altri durante la gara e spero che sia chiaro che nel tentativo tentacolare (tutto a scopo non di lucro e solo di aiuto) di sopperire alle mancanze di altri ... non posso che dare ragione alle lamentele e spero sia chiaro che l'organizzazione non era assolutamente mia

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