martedì 23 giugno 2015

Saliscendi con frittata finale

Succede anche ai migliori e, stavolta, l’errore di percorso ha coinvolto la sesta edizione della “Saliscendi Beverino” ed il gruppetto di corridori che stava dominando la competizione. Tra il nono ed il decimo chilometro della gara, come descritto mirabilmente da Mario Viola nel suo blog (http://marioviola79.blogspot.it/2015/06/saliscendi-beverino.html), ben quattro atleti tra i primi sette runners che stavano transitando sul tracciato hanno sbagliato strada, imboccando un bivio che permetteva loro di abbreviare sensibilmente la propria fatica. A questo punto, sono costretto a riferire quanto mi dicono che sia successo, perché la mia andatura da tapascione mi ha condotto sul luogo del misfatto quando ormai tutto era stato sistemato: il primo (Jilali Jamali) ha tirato dritto ed ha chiaramente vinto con un risultato cronometrico tanto stratosferico quanto irreale, Mario è tornato sul percorso ed ha corricchiato fino al traguardo senza poi tagliarlo, Tony Testa ed un altro atleta hanno seguito l’esempio di Mario ma hanno poi concluso regolarmente la gara, perdendo peraltro qualche posizione. Alla fine di tutto questo complicato psicodramma, si trattava di prendere una decisione che avrebbe dovuto comunque scontentare qualcuno e - a mio modo di vedere - la scelta migliore, se non l’unica, sarebbe stata quella di squalificare Jamali. Misteriosamente, ciò non è accaduto e si è assistito ad un podio paradossale, con tre atleti non proprio contentissimi della situazione che si era venuta a creare ed infiniti commenti post-premiazione sulla correttezza di questo o quel comportamento, con paragoni con un caso analogo successo nel Vivicittà di Viareggio risalente a qualche anno or sono. Insomma, non me ne vogliano gli organizzatori che, comunque, avevano allestito un ottimo evento, ma la “Saliscendi” si è conclusa con una frittata finale. Ci rimarrà sempre il dubbio, sempre riprendendo le parole del buon Mario, del “peso dell’atleta” e qualche retropensiero di troppo sul comportamento non propriamente ineccepibile di “un campione che dovrebbe dare l’esempio”, autoescludendosi dalla classifica finale: aspettando la replica del protagonista di questo brutto pasticcio, che non mi risulta che sia ancora arrivata, speriamo quantomeno che l’episodio di Beverino serva come esperienza per il futuro, affinché non si ripeta ciò che è successo domenica scorsa.

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