martedì 21 giugno 2016

“SaliscendiBeverino”: si impongono Andrea Alberti (Team Apuania Running) e Maria Luisa Spadoni (Atletica Arci Favaro)

La settima edizione della “SaliscendiBeverino” va in archivio con un buon successo di partecipazione e con il pronto riscatto degli organizzatori, che sono stati realmente impeccabili ed hanno fatto dimenticare l’incidente di percorso verificatosi nel 2015. Gli amici di Spezia Marathon/Dlf hanno infatti garantito il massimo del divertimento ai quasi duecento concorrenti che si sono cimentati sui quattordici chilometri della competizione, svoltasi tra strada, boschi e guadi e, grazie anche alla collaborazione di volontari ed alpini sparpagliati lungo tutto il percorso, hanno permesso il perfetto svolgimento della gara, nonostante il fatto che il tracciato fosse stato reso particolarmente impervio dalla pioggia abbondante caduta nel corso della notte. Per quanto concerne il lato agonistico della giornata, il successo maschile è stato conseguito da Andrea Alberti (Team Apuania Running) che ha chiuso la propria fatica in cinquanta minuti e quaranta secondi, precedendo di duecento metri il proprio compagno di squadra Stefano Ricci, mentre il terzo gradino del podio è andato ad un ottimo Davide Pruno (Atletica Arci Favaro), splendidamente a suo agio su questo tipo di percorsi. Tra le donne, la vittoria non è mai stata in discussione grazie alla superba prestazione di Maria Luisa Spadoni (Atletica Arci Favaro), che si è portata in testa fin dai primi metri di gara ed ha primeggiato distanziando Monica Arcangeli (Asd Golfo dei Poeti), che ha regolato in volata la portacolori dei Maratoneti del Tigullio Valentina Pippo. Una menzione d’onore va infine elargita ad Alessandro Mennella, runner genovese trentaduenne affetto dal morbo di Usher, una malattia rara che lo ha privato dell’udito e della vista ma non della voglia di vivere e di fare sport: scortato dagli amici ed accompagnatori Massimiliano Corbani e Giulio Civitella, Alessandro è arrivato regolarmente al traguardo, dribblando il fango e precedendo atleti più fortunati di lui e merita pertanto il giusto riconoscimento per la sua piccola impresa.

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