giovedì 23 novembre 2017

Sempre più veloci

L’attività su pista sta per chiudere la stagione 2017, ma i portacolori di Atletica Spezia Duferco continuano a far registrare risultati agonistici di tutto rilievo in campo nazionale, dimostrando il proprio valore forgiato dal duro lavoro che stanno svolgendo sulla rinnovata pista del Campo Sportivo Montagna. Stavolta le luci della ribalta spettano ai velocisti appartenenti alla categoria allievi, ossia quei millennials che rappresentano il ricambio generazionale del nostro sport, alla costante ricerca dei campioni del futuro che sappiano propagandare il movimento al grande pubblico. L’alloro conquistato dai giovanissimi atleti allenati da Roberta Buonarrico e da Carolina Leporati è veramente di prim’ordine, trattandosi del campionato italiano a squadre della specialità, strappato a blasonate società dal nome altisonante, dotate di mezzi, organizzazione e tradizioni consolidate. La concorrenza, caratterizzata da un elevato livello tecnico, era formata dagli allievi di Atletica Vicentina, Atletica Studentesca Rieti, Pro Sesto Milano e Cus Parma e rappresentava indubbiamente l’elite del settore: ciononostante, il team spezzino, formato dai gemelli La Mantia (classe 2001) e dal sempre più convincente Ianko Lattarulo, non si è scoraggiato ed ha portato il tricolore sulle rive del golfo, grazie ai 6981 punti conquistati nella classifica generale, nella quale hanno preceduto i coetanei veneti di ben 161 lunghezze. I risultati individuali sono stati ben equilibrati: Alessandro La Mantia ha corso i 100 metri in 11”42, la doppia distanza in 22”40 ed il giro di pista in 49”98, Andrea La Mantia ha totalizzato 11”12, 22”46 e 49”78 nelle medesime competizioni e Ianko Lattarulo ha chiuso le sue tre fatiche rispettivamente in 11”19, 22”33 e 52”89. Si tratta di riscontri cronometrici splendidi, che coronano un’annata in cui questi giovanissimi atleti avevano raccolto meno di quanto avessero meritato, nonostante il secondo posto conseguito dalla staffetta 4x200 nei Campionati Italiani indoor (a soli sei centesimi dal gradino più alto del podio), anche a causa di qualche piccolo inconveniente fisico che ha influito sulle prestazioni nelle gare all’aperto. Ed il titolo nazionale, che era un obiettivo raggiungibile ma tutt’altro che scontato, è il giusto compenso per le velocissime nuove leve dell’atletica spezzina, cui vanno i miei personalissimi complimenti e il plauso di tutti gli appassionati del nostro sport.

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