domenica 17 ottobre 2010

27.011 chilometri in un anno! (74 al giorno)

Il nuovo limite stabilito dal francese Serge Girard
Un anno intero vissuto di corsa
Nuovo record: 27.011 chilometri
Ha attraversato 25 paesi europei, facendo 74 km al giorno e consumando 30 paia di scarpe
Il nuovo LIMITE stabilito dal francese Serge Girard
Un anno intero vissuto di corsa
Nuovo record: 27.011 chilometri
Ha attraversato 25 paesi europei, facendo 74 km al giorno e consumando 30 paia di scarpe
PARIGI - Un anno di corsa a piedi: 27.011 chilometri, attraversando 25 Paesi dell’Unione europea, a una media di 74 chilometri al giorno. Serge Girard, 56 anni, faceva il consulente finanziario ma ha cambiato vita e ha deciso che quella nuova l'avrebbe fatta di corsa.
630 MARATONE DI FILA, 30 PAIA DI SCARPE CONSUMATE - Partito il 17 ottobre 2009 dallo stadio Charléty a Parigi e, dopo 365 giorni di corsa, in lungo e largo per il Vecchio Continente, è giunto domenica al parco di Bois de Vincennes, nella capitale francese. L’atleta transalpino ha battuto di 4.400 chilometri il precedente primato della corsa a piedi più lunga, detenuto dall’indiano Tirtha Kuma Phani, sempre sulle strade d’Europa, stabilito dal 30 giugno 2006 al 29 giugno del 2007 in cui ha percorso 22.581,09 chilometri. Neanche un giorno di riposo, per mettere in riga senza pausa l'equivalente di circa 630 maratone, consumando 30 paia di scarpe. Girard non è nuovo a simili imprese, negli anni passati ha attraversato i 5 continenti per un totale di 40.979 km. Nel 2005 è andato di corsa da Parigi a Tokyo in 260 giorni: 19.097 chilometri. Questa volta il programma era di percorrere settanta chilometri al giorno. Ma ha accelerato e ha scavalcato il record quando, passata Amsterdam, ha galoppato galoppando verso il Lussemburgo e poi la Francia.

LA GIORNATA TIPO - Anche se le sue giornate lo hanno portato a vedere posti sempre diversi hanno anche avuto una certa "monotonia": sveglia regolare alle sei, colazione energetica e poi, a seguire, una decina di ore di corsa alla media di nove/dieci chilometri all'ora. Sempre, tutti i santi giorni, senza nemmeno uno di risposo, con dietro i due automezzi di assistenza con sopra quattro persone, la sua squadra: la moglie Laure, chiropratica, un podologo e due esperti in logistica. Dopo aver consumato ottomila calorie e aver bevuto dieci litri d’acqua, arrivava lo stop della sera.
«NON CONTA IL RECORD MA QUELLO CHE TI ACCADE» - Serge Gitrard non sembra però molto interessato al record, un po' come tutti i veri protagonisti della corsa lunga. Sfida intima, non cronometro: «È solo una carota, un pretesto che ti fa andare avanti, non è un obiettivo importante quando lo raggiungi. Quello che conta è quanto accade in te lungo il cammino».

17 ottobre 2010

da: corriere.it

2 commenti:

  1. Non esagerate come Serge:prima o poi si paga quasi sempre

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  2. "Non importa quello che trovi alla fine di una corsa, l'importante è quello che hai provato mentre correvi".
    All'"ANONIMO" consiglio vivamente di frequentare altri blog perché non è sicuramente un corridore ma soprattutto non è un uomo di sport.
    Francesco.

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