mercoledì 28 agosto 2013

Tentazioni estive

Non è la prima volta che cedo alla tentazione della partita di calcetto serale con gli amici, tanto per fare qualcosa di diverso rispetto alla monotonia della corsa e per provare la soddisfazione di far notare che l’arte pedatoria non è lo sport per eccellenza. I dieci eroi del venerdì sera vengono rigorosamente scelti tra una nutrita schiera di ultraquarantenni, alcuni dei quali sono sopravvissuti ad infortuni che ne hanno minato carriere, a sentir loro, di ben altra levatura: l’età avanzata viene certificata da maglie d’epoca recanti nomi di ex calciatori professionisti di cui s’è persa ogni traccia e dalla pancetta prominente, che fa simpatia ma non fa altrettanto atleta. Il sottoscritto spicca tra i presenti per la t-shirt conquistata in qualche gara podistica più o meno titolata e per l’assenza dell’escrescenza adiposa, consumata nelle mattinate trascorse girando intorno al Parco della Maggiolina. Regolarmente mi presento cinque minuti prima del fischio d’inizio e mi viene chiesto se sono arrivato di corsa: altrettanto regolarmente, rispondo in maniera negativa e chiedo ai componenti della squadra avversaria di evitare di scalciarmi, nei limiti del possibile, per non vanificare i miei allenamenti podistici. D’altronde, tutti i presenti sanno che il calcio non è il mio sport e, se c’è qualche neofita, la mia pochezza tecnica emerge dopo i primi cinque minuti di partita, quando la stanchezza non ha ancora avvinghiato i muscoli degli altri nove sportivi del venerdì. Ma la mia scarsezza non sarebbe un problema insuperabile perchè i guai veri, per me, iniziano quando superiamo la mezz’ora di gioco, ovvero quando io comincio a capirci qualcosa ed il resto della combriccola viene travolta dall’agonismo. E così, venerdì scorso, durante un contrasto aereo, m’è arrivato un calcione all’altezza del costato: mi sono accasciato al suolo ed ho subito imprecato, pensando ai due mesi che mi separano dalla maratona di Lucca, cui mi sono già iscritto. Morale della favola: il riposo programmato del sabato s’è ben presto tramutato in tre giorni di stop forzato e la ripresa degli allenamenti non è stata ottimale, con qualche dolorino di troppo e la tentazione di sottopormi ad una radiografia di controllo per vedere se è tutto okay. Mai cedere alle tentazioni estive…

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