sabato 24 ottobre 2015

Primi veti (e primi pasticci)

Ieri il Comune della Spezia ha emanato un documento con il quale, oltre ad assassinare le virgole, si comunicava testualmente che “in occasione degli incontri casalinghi dello Spezia Calcio che si disputeranno all’interno dello stadio “A. Picco” per motivi di sicurezza saranno chiusi i varchi di accesso al “Parco Montagna” (n.d.r.: da quando in qua si chiama “Parco”?) posti in viale Fieschi ed in via dei Pioppi.”, aggiungendo inoltre che “tale misura si è resa necessaria per motivi di ordine pubblico.”. Stamani, sui quotidiani locali – attraverso i quali ritengo che la maggior parte degli spezzini si informino riguardo agli avvenimenti cittadini – le comunicazioni erano discordanti: “La Nazione” menzionava la chiusura del campo sportivo senza citarne la tempistica, mentre “Il Secolo XIX” titolava “Oggi Montagna chiuso al pubblico”, salvo poi limitare l’efficacia del provvedimento, nel contenuto dell’articolo, ad “oggi pomeriggio”. Insomma: primi veti - dallo Spezia Calcio a La Spezia città, che non può usufruire del proprio Parco, del proprio Campo Sportivo o di come diavolo si chiama, in concomitanza degli incontri casalinghi dei maestri dell’arte pedatoria - e primi pasticci, di un Comune e del suo Ufficio Stampa che dimostra di misconoscere i segni di interpunzione e le esigenze dei fruitori del Parco, del Campo Sportivo o di come diavolo ha intenzione di chiamarlo prima, durante e dopo la sua ristrutturazione. Si comincia malino, se si devono trarre le informazioni dagli amici (un ringraziamento speciale, per questo post, va ad Andrea Carozzo ed a Massimo Guerra) e non dalle Istituzioni preposte!

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