lunedì 31 maggio 2010

Alla ricerca del benessere perduto

Ieri mattina, dopo quattro giorni di stop, sono tornato a correre lento per un’oretta. Lasciando perdere l’aspetto tecnico che per ora non ha nessuna valenza, ho riscoperto la fluidità dei pensieri che la corsa stimola, non sempre positivi in questo periodo di malessere, ma che sicuramente, sembra riescano a rendere lucido il percorso da intraprendere per la soluzione dei miei malanni. Almeno lì per lì: sì perché mentre corri tutto appare molto più chiaro, poi alla fine, quando ci ripensi, le lucide sfumature partorite passo dopo passo sembrano un poco più opache. Comunque il ragionamento è andato a lungo alla corsa del dopo guarigione, al tipo di specialità di corsa da adottare (più corta e più veloce) ma anche alla bicicletta, inteso come sport di supporto per il raggiungimento dell’obiettivo più immediato: il benessere. Quando uno sportivo/lavoratore/genitore/marito sta fisicamente/mentalmente male non pensa agli allenamenti di qualità, alle gare ma solo a recuperare il benessere, inteso come punto di partenza obbligatorio per tornare a svolgere le mansioni che richiede il “quotidiano” prima e lo sport poi. Intanto mi tengo occupato con un po’ di lavoro in scarico in palestra, sto pensando ad un'oretta di nuoto in piscina ogni tanto e allargo gli orizzonti (soprattutto su Internet) del pianeta ciclismo. Ho voglia di benessere.

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