Se qualcuno di voi si è già iscritto al Vivicittà spezzino, la consegna del programma della manifestazione può aver suscitato qualche dubbio. Il foglio di cui sto parlando è una paginetta formato A4 stampata double-face che reca stampata, da un lato, la locandina nazionale dell’evento e, nel retro, il percorso spezzino. E, mentre in tutta Italia, l’orario di partenza della gara è fissato per le 10.30, nella nostra città lo start è previsto per le ore 10. Ho fatto un rapido giro di telefonate per chiedere conferma di questa asincronia che, sinceramente, non conoscevo: d’altronde, la manifestazione si svolge in contemporanea in oltre trenta località italiane e la partenza simultanea è sempre stata una prerogativa del Vivicittà, tant’è vero che RadioRai, uno dei main sponsor a livello nazionale, mette a disposizione il proprio segnale orario a tale scopo. Purtroppo, la partenza della gara è effettivamente fissata alle 10. Spiego l’aggiunta dell’avverbio all’inizio della frase: non conosco altre motivazioni plausibili per anticipare l’inizio della manifestazione, se non le esigenze della Polizia Municipale, e questa è la voce non confermata che circola riguardo alla ragione per cui la nostra città non seguirà il principio di contemporaneità con il resto d’Italia. E’ un brutto segno, perché significa che La Spezia, le sue istituzioni e forse la stessa Uisp locale mal sopporta i podisti in città, anche solo per una domenica l’anno. La presentazione del percorso già annunciata in precedenza era un segnale più che evidente di quello che sto scrivendo, perché si supponeva che il mancato passaggio dalle vie del centro storico fosse da ascriversi, più che alla partnership con l’Autorità Portuale od ad altre motivazioni, dalla necessità di liberarsi dalla ingombrante presenza dei runners nella più elegante maniera possibile: adesso scopriamo che bisogna levarci di mezzo anche in fretta! Non si sa come abbia fatto l’incivilissima Carrara ad organizzare un diecimila di livello internazionale solo due settimane fa, o come possa Livorno allestire da oltre trent’anni una maratona. Io non me ne sono accorto, ma forse qualcuno provvede ad abbattere i runners più lenti come si fa con i cavalli azzoppati del Palio di Siena, direttamente sul tufo e nel massimo silenzio possibile…
Insomma, la nostra città, le sue istituzioni e la stessa organizzazione locale, incapace di puntare i piedi in una domenica in cui lo Spezia Calcio gioca in trasferta, collezionano l’ennesima brutta figura nei confronti del nostro sport. Forse sarebbe opportuno che la stessa Uisp nazionale ripensasse lo svolgimento del Vivicittà a La Spezia, o forse dovremmo noi stessi boicottare la manifestazione andando a correrla altrove (e qualcuno lo farà). Altrimenti andrà a finire che qualcuno ci farà gareggiare all’interno delle Terrazze alle sette di mattina di un lunedì…
ciao Davide, io se qualcuno viene alle 9.30 sono alla maggiolina(probabbilmente diluvia) per una sgambata per le strade della mia città, come dal tronde facciamo spesso noi running dell'atletica Favaro e per di più senza dare noia a nessuno. dal tronde io non potrei partecipare alla vivi "porto" della mia città dal momento che non sono più iscritto alla uisp, ma non giocando a pallone e quindi non essendo una persona che vuole fare dello sport ma solo uno sfortunato(sfigato) che vuole fare jogging devo andare a farlo in un altra città, oppure accontentarmi dello smog dell' amatissima maggiolina. ripeto che non dovrebbe andarci nessuno alla vivicittà cosi gli facciamo un favore e non la organizzano più. ciao alessio colombo
RispondiEliminacaro Davide, carissimi tutti. Voglio confermare la "tradizione", intervenendo su questo blog, come ho sempre fatto, per raccogliere critiche e suggerimenti e, quando possibile, aiutare magari a chiarire dubbi o perplessità che magari, alimentati da voci o da dicerìe non ufficiali, creano un pò di confusione.
RispondiEliminaInizio proprio da qua, ovvero dall'orario di partenza. Ti confermo che l'anticipo della partenza alle 10 nasce da una precisa richiesta del Comando di Polizia Municipale per questioni legate alla gestione della viabilità cittadina. Ti confesso però che a noi è sembrata un' "opportunità", visto che ogni anno veniamo regolarmente investiti di critiche per l'orario di chiusura della manifestazione. In effetti mi risulta che nessun'altra gara, durante l'anno, (ma sicuramente tu sei più informato di me) prevede la partenza alle 10.30...e forse neppure alle 10. Converrai con me che finire le premiazioni alle 13 di domenica, con speaker, sponsor, politico di turno e pochi altri intimi non è poi una gran cosa. Il nostro nazionale quest'anno ha deciso di dare possibilità ai comitati di fissare orari di partenza differenti (e in molti casi anche date diverse dal 15!), puoi verificare su internet. Tante città hanno anticipato l'orario (anche Genova) proprio per andare incontro alle richieste degli atleti e non, come scrivi tu, perché li "mal sopportiamo".
Analogo discorso vale per il percorso; é stata una nostra idea quella di spostare il percorso sul lungomare, credendo che ottenere la chiusura di Viale Italia (prima volta in 29 anni) fosse un "regalo" apprezzato dagli atleti e una valida risposta alle consuete critiche "annuali" sui vecchi percorsi (troppe curve, troppi pedoni, troppe auto in sosta, troppi incroci, ecc. ecc.). L'opzione "porto" è arrivata in un secondo momento ma ci ha permesso di risolvere una situazione di forte complessità, senza rinunciare alla chiusura di Viale Italia che consideriamo un grande risultato. Sono consapevole che la Calata Paita non è il lungomare di Nizza, però sappiamo anche che ci sono centinaia di persone nella nostra città, in primis i bambini, che il Porto lo vedono solo in cartolina; se Vivicittà da loro l'opportunità di "riappropriarsi", anche solo per un giorno, di un pezzo della loro città, credo che ciò debba essere considerato un risultato positivo.
Detto e chiarito tutto ciò, come al solito accetto ogni critica, accolgo ogni segnalazione e ogni indicazione chiunque voglia darci. Io non sono un podista, sicuramente ho meno strumenti e meno esperienza di tanti, ed è ovvio che non sempre si riescano a fare le cose migliori. Però ci proviamo, tutti noi.
Per questo motivo ritengo ingeneroso, se non addirittura offensivo, sostenere che la Uisp "mal sopporta" i podisti o che li vorrebbe veder sparire o che, come scrive il sig. Alessio Colombo, che sarebbe farci un favore boicottare vivicittà così "non la organizziamo più".
Siamo alla 29^ edizione. Un favore, a noi, l'hanno fatto le migliaia e migliaia di cittadini che sono venuti a correre in questi trent'anni. E l'hanno fatto alla città. E, forse, l'hanno fatto anche al podismo. Più di quanto qualcuno creda.
A domenica (per chi ci sarà) e in bocca al lupo a tutti quanti!!!
Alessandro Ribolini
non c'entra molto ma vorrei sapere perchè sulla locandina compaiono in primo piano una ragazza orientale,un negro ed una ragazza colorata ,ma non è vivi citta' di Spezia?
RispondiEliminaLa locandina viene elaborata, prodotta e stampata dalla Uisp Nazionale. Quindi è la solita in tutta italia, anzi in tutto il mondo, visto che Vivicittà si corre in tutti i continenti. Facile quindi immaginare che la ragazza orientale, quella "colorata" e il ragazzo di colore (il termine "negro", per cortesia, lo lascerei ai comizi di Borghezio o di Forza Nuova) simboleggino l'internazionalità dell'evento...
RispondiEliminaNon vedo la ragione di polemizzare sull'ora di inizio,10 o 10.30:basta correre ed io, come spesso in passato, ci saro';il percorso è interessante,come era stato correre dentro l'Arsenale che raramente avava visto tante persone"sudare"....
RispondiEliminaCaso mai si dovrebbe polemizzare per la carenza cronica di spazi dove allenarci,caso unico in Italia.
Da 40 anni le amministrazioni comunali ci sono state "vicine" A PAROLE,lamentando non a torto problemi economici che non hanno pero' impedito aperture di musei dove non va nessuno ,ma sono un bacino elettrorale,aiutare il calcio e sprecando denaro pubblico in milla maniere.
Anche a me la locandita aveva suscitato qualche perplessita'
Claudio Calabresi
Ovviamente rispondo: d’altronde, sapevo che sarebbe nato un dibattito sulla questione. Prima di tutto, ho scritto che “La Spezia, le sue istituzioni e forse la stessa Uisp locale mal sopporta i podisti” e sottolineo il forse davanti alla parola Uisp: non era il caso di ritenere “ingeneroso, se non addirittura offensivo” quanto scritto ma, casomai, sarebbe stato più opportuno fornire indicazioni avverso le mie parole. La conferma che la Polizia Municipale ha causato l’anticipo della manifestazione non fa altro che confermare che “La Spezia, le sue istituzioni” non ci tollerano e che l'Uisp, non avendo puntato i piedi, non ha fatto nulla per contrastare questa situazione. Sarà pur vero che l’Uisp nazionale ha concesso la possibilità ai comitati di fissare orari di partenza differenti, ma la locandina e i manifesti nazionali danno un’indicazione oraria differente (Calabresi me lo conferma) ed io stesso ho dovuto chiamare un runner di Carrara per informarlo della faccenda: inoltre, suppongo che l’anticipo che venga consentito ai comitati locali sia legato ad esigenze eccezionali (a Genova penso che il problema sia il calcio) e non ad una tranquilla domenica spezzina. Quanto alle premiazioni, sicuramente qualcuno si sarà lamentato per il tardo orario cui si concludono (chissà se è stato il fantomatico “politico di turno”: toh, un istituzione!!!) ora, se è pur vero che le gare di corsa iniziano quasi tutte prima delle 10 non è certo per anticipare il cerimoniale!!! Le maratone, le mezze maratone, l’Archeomarathon dell’ingegner Rollo, tutte le gare con partenza scaglionata si concludono all’ora di pranzo: potrei citarle centinaia di lagnanze sull’orario delle premiazioni ma le maratone non possono partire alle sei!!! La partenza fissata quasi sempre alle nove di mattina è dettata dall’esigenza di non far stramazzare al suolo i runners più lenti evitando da fargli sopportare, oltre che la fatica, anche il caldo… abbia pazienza, sig. Ribolini, ma a Roma dicono: “Che te lo dico a fà???” per indicare che è meglio non intervenire laddove non si conosce la materia!!! Per quanto riguarda il percorso, ho sentito diversi atleti e nessuno mi è parso contento dell’ennesima variazione: io correrò e ce lo sapremo ridire, sinceramente non mi sento però di criticare l’intervento di Alessio (che, oltretutto, è condiviso anche da altri runners, alcuni dei quali addirittura correranno Vivicittà a Viareggio), soprattutto dopo quanto accaduto nel 2010 ed anche in considerazione del fatto che personalmente ritengo il passaggio su Viale Italia e su Calata Paita un’idea decisamente discutibile, come già scritto.
RispondiEliminaMi presento....sono Piero Tedesco, il vecchietto che domenica prossima correrà la Vivicittà in quel di Viareggio....perchè il percorso della Vivicittà Città Della Spezia (si può dire??????) mi disgusta!!!!
EliminaVi farò un piacere, visto che i miei ''tempi'', considerata l'età avanzata (65 anni a giugno), sono molto lenti...spazio ai giovani, i quali disturberanno poco più di una mezz'ora-quaranta minuti!!!
A parte Davide ed Alessio, che conosco personalmente, stimo ed apprezzo e condivido i loro interventi, non conosco le altre persone che sono intervenute al dibattito....strano....tra podisti ci conosciamo tutti....e la pensiamo (quasi) tutti allo stesso modo....
Se per caso fossero dirigenti della Uisp spezzina...beh...rispondano a quanto ho chiesto loro relativamente alla Vivicittà 'mancata' del 2010...sto ancora aspettando la risposta. Nell'attesa ho continuato a mantenere la mia iscrizione annuale alla Uisp. I vecchi hanno tanta pazienza!!!
Buone corse a tutti....cioè...a quelli che corrono davvero!!!!
Piero Tedesco
Il percorso nel porto non è accettabile per questa manifestazione! Potrebbe essere valido per un altro evento non per una Vivicittà. Non possiamo pensare di portare a passeggio i nostri figli dentro il porto mercantile pieno di polveri(!). La strada interna al porto è percorsa da mezzi pesanti per cui è probabile che il manto stradale sia poco transitabile per i pedoni. Anche l'orario di partenza che dovrebbe essere simultaneo alle altre città partecipanti è invece anticipato di mezz'ora. Ci distinguiamo, in senso negativo, anche per questo.
RispondiEliminaSono indeciso sulla mia partecipazione ma certamente non porterò con me la famiglia.
Alessandro Giacomazzi
Qualcuno una volta ha detto: "Chi organizza le manifestazioni non andrebbe mai criticato perchè non è cosa facile". Quindi se fossimo tutti d'accordo con questa affermazione bisognerebbe tacere e prendere sempre quello che viene. Ma io penso che ognuno debba fare al meglio il proprio "mestiere": c'è chi organizza e prende contributi, c'è chi corre e paga il prezzo, c'è il politico di turno che presenzia e premia cercando voti, e così via. E alla fine se tutto torna ognuno porta a casa qualcosa. Ma perché, negli anni, l'organizzazione di Vivicittà, crea tanta discussione? Evidentemente perché è una manifestazione (l'unica) a cui gli spezzini tengono in particolar modo. E quindi lasciano poco spazio all'approssimazione, agli errori che anno dopo anno non aiutano a migliorare l'edizione successiva. Non basta organizzarla per fare tutti felici e contenti. Bisognerebbe fare qualcosa di più. Nel tempo, anche per le scorse edizioni, si è parlato e scritto tanto, e personalmente, dalle pagine di speziarunning.it e di persona, ho consigliato alla Uisp di farsi "aiutare" da qualcuno dei molti podisti che ogni domenica corrono sotto ogni latitudine e che ormai conoscono l'abc del mondo della corsa. Perchè l'impressione che dà l'Uisp, a mio parere, non è tanto quella di non tollerare il movimento podistico, ma quella di non avere proprio idea delle basilari esigenze di chi corre. C'è una classifica? Sì, allora si corre per dare il meglio e migliorarsi, a tutti i livelli, dal primo all'ultimo, perché ci si allena anche per questo. O no? E allora il percorso deve essere sempre quello, la lunghezza del percorso deve essere precisa, i chilometri devono essere ben segnalati, il crono senza errori, gli eventuali premi (se si decide di proporli) devono essere utili e non rimanenze di magazzino di misura XXXL. Ad esempio.
RispondiEliminaSono pretese insormontabili? Non credo
Vivicittà, dopo 29 anni dalla prima edizione, non dovrebbe essere alla mercè della disponibilità dei vigili urbani, soprattutto quando in città non c'è niente di niente che giustifichi una gestione particolare della viabilità. I vigili, come in tutte le altre città dove si organizzano corse, dovrebbero essere informati che che il 15 aprile in tutta Italia e nel mondo si corre Vivicittà, il percorso è quello di tutti gli anni, prenderne atto e mettersi a disposizione, come hanno fatto per San Giuseppe, per l'apertura delle "Terrazze", per le gran fondo di ciclismo, ecc.
Poi, siccome c'è anche chi corre per stare con gli amici, per portare i figli, la famiglia, allora a maggior ragione il percorso deve essere anche piacevole, deve attraversare i luoghi più caratteristici della città. Non si può dire che andare in porto è un'occasione unica, una volta tanto, per visitarlo (ci vuole il caschetto antinfortunistico?). Perché dentro il porto non c'è niente di interessante da osservare, non c'è nessuno che assiste, che applaude, che incita, che fa il tifo come invece ci sarebbe in viale Mazzini, in piazza Verdi, in via Chiodo, in via Prione e in corso Cavour. Il porto non è l'Arsenale. E' come se il prossimo anno si prevedesse un passaggio dentro la centrale dell'Enel.
Quando dico che il buon Vergassola, sponsor principale, avrebbe dovuto "alzare la voce" (lui che poteva!) e chiedere un altro percorso è perchè penso che se partecipa poca gente, Gustamì non fa una buona operazione di marketing.
Riccardo Balossino
Giusto per dovere di cronaca: stamattina "Il Secolo XIX" fornisce una lettera di protesta per il percorso scritta da un runner che non conosco, presentandola invero come una lamentela isolata mentre "La Nazione" pubblica la presentazione del Vivicittà con, come orario di partenza, le 10.30!!!
RispondiEliminaMi sembra eccessivo descrivere "disgustosa" la Vivicitta' in un Viale Italia libero da auto e nel Porto e per questo andare a Viareggio ,non portare la famiglia per le polveri o lamentare la possibile mancanza di pubblico che credo sulla Morin ci sara'.,altrimenti chi se.....
RispondiEliminaChi ha scritto magari si allena alla Maggiolina nel traffico,sul cemento e tra i passanti.Questo dovrebbe disgustare tenendo anche conto degli sprechi della varie amministrazioni comunali.
Col deficit dell'ACAM ci potremmo permettere impianti sportivi pubblici degni dei paesi Arabi,con bagni ed attrezzi dorati.
Claudio Calabresi
Forse se i nostri politici negli anni passati non avessero speso quattrini per appendere 'cravatte' nelle nostre piazze o per analoghe iniziative, la nostra città avrebbe potuto avere spazi più idonei per praticare il podismo e nessuno andrebbe più ad allenarsi alla Maggiolina o alla pista ciclabile Rebocco-Fabiano la quale, su 1500 mt della sua lunghezza, presenta due attraversamenti stradali.
RispondiEliminaChi mi conosce, mi vede correre ovunque...sui tornanti della Foce, sulla statale per Portovenere, su quella per Lerici, al Montagna, alla Maggiolina, sull'anello di Castè, su quello di Gaggiola, sulla ciclabile Fabiano-Rebocco...e voglio fermarmi qui!!! Figuriamoci se mi disturba fare una gara podistica su un percorso come quello in discussione. Non è questo il punto, volete finalmente capirlo???? Il percorso diventa 'disgustoso' solo perchè viene abbinato alla Vivicittà. E' un declassamento della corsa, un allontanamento dal centro città, un altro colpo basso al nostro sport bistrattato in tutti i modi. Forse a chi contesta questa 'civile' protesta non è mai capitato di essere stato fermato dalla Polizia di Stato ed essere rimandato indietro in via dei Pioppi o sulla pista ciclabile a Pegazzano perchè era in corso la partita dello Spezia. A me è capitato più di una volta ed anche questo mi ha provocato disgusto. Il calcio però non si tocca...beh...poi con le soddisfazioni che quello locale dà ai suoi tifosi....Il podismo invece lo straslochiamo in porto proprio nel giorno in cui dovrebbe, come dice il nome della manifestazione, 'vivere la città'.
Comunque in bocca al lupo a tutti quelli che domani parteciperanno alla Vivicittà di La Spezia.
Piero Tedesco