mercoledì 10 marzo 2010

Una testa dura

Nei giorni scorsi avevo parlato di Mario e di Toni accomunati dalla mancata partecipazione agli Arcigni. Oggi vorrei parlarvi di un'altra vicenda che mi ha colpito particolarmente: quella di Silvano, sportivo con la "S" maiuscola. Pensavo che per qualche motivo sarebbe stato meglio non parlarne, ma poi mi sono detto che poteva essere anche un modo per esorcizzare "la sfiga" e un esempio di caparbietà per tutti. La settimana scorsa, durante una telefonata, mi dice che era appena tornato dal pronto soccorso per una brutta caduta da una scala, mentre stava lavorando. Ho sentito nelle sue parole una sorta di soppraffazione, anche perché è il terzo grave infortunio che gli capita in un anno. Vado un po' a memoria ma mi pare che la prima volta si sia rotto il polso, poi, cadendo dalla bici da corsa, si è mezzo distrutto (vertebre, testa, schiena, di nuovo polso, escoriazioni diffuse), e ora sono nuovamente interessati vertebre e bacino e qualche altro optional per non farsi mancare niente. Sembrerebbe una sorta di malocchio che lo perseguita. Tutti noi che pratichiamo sport attivo sappiamo quale può essere lo stato d'animo che accompagna questo genere di eventi. Demoralizzazione, paura, scoramento senza contare le notevoli spese da sostenere per riuscire a "rimettersi in piedi", per tornare a lavorare. E mesi di inattività sportiva che ti uccidono il morale e ti fanno venire voglia di smetterla. Ma come è già successo per le altre spiacevoli circostanze anche questa volta, nelle telefonate successive, ho capito che Silvano tornerà a correre, a nuotare e a pedalare come prima. E forse anche con un motivo in più per farcela. In barba a chi gli fa il "voodoo". Domenica era già tra di noi a Lerici, in borghese, un po' malconcio, ma a fare il tifo per lo sport. Comunque, Silvano, volevo farti una domanda: hai mai pensato a mettermi in tasca un talismano?

1 commento:

  1. Grazie Balo per il pensero e per il tuo post. Mi ha fatto un grandissimo piacere. Sicuramente dovro' scegliere un valido talismano per sperare ce la sfiga mi lasci stare. Comunque dopo le cadute che sempre modo di rialzarsi e il segreto sta nell'interpretazione SPORTIVA della nostra esistenza: essere sportivi dentro penso significhi poter affrontare tutte le prove come se fossero una gara dove devi dare sempre il meglio per ottenere il massimo dalle tue potenzialita'. Essere sportivi dentro significa anche avere cura del proprio corpo e della propria serenita': conoscere alla perfezione il proprio motore e la propria carrozzeria consente , in momenti di grande difficolta'e con l'aiuto delle persone care, di fare un rapido controllo e un pronto collaudo. A volte ripartire e' molto complicato ma e' sufficente pensare all'ebrezza e alla gioia del movimento per programmare una nuova partenza: ed e' esattamente cio' che sto faccendo in questo momento.
    Ciao .. grazie ...un abbraccio

    SILVA

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