lunedì 1 marzo 2010

Che (s)fortuna! Iniziano le gare...

Domenica prossima si inizia a gareggiare e mai come in questo momento mi sento inadeguato. Ho voluto inserire qualche competizione per uscire un po' dalla routine degli allenamenti e riprendere un po' di confidenza con le sensazioni che si vivono durante le gare. Quindi il 2° Trofeo degli Arcigni di 8km, la domenica dopo la Stracarrara di 12 e poi l'Archeomarathon il 28. Ma, come dicevo, non c'è peggior cosa che essere visceralmente competitivo e sapere di non avere ancora "i numeri" giusti per poterlo essere. E' chiaro che i miei obiettivi sono spostati un po' più in là ma quando mi iscrivo ad una gara non riesco a priori a trasformarla in un allenamento e se, alla fine, viene non è per merito di mio. L'istinto mi porta sempre a dare tutto e ora il mio tutto è troppo poco. Alla fine saprò apprezzare il bicchiere mezzo pieno. Un'affermazione di Andrea stamattina mi ha fatto riflettere: "Ogni tanto bisogna anche confrontarsi con gli altri, quelli che dicono di aver svolto allenamenti da paura e poi quando ci sono le gare sono sempre impreparati...". Quando ci sono queste gare locali c'è sempre una sana competizione fra di noi: ci conosciamo tutti, spesso ci alleniamo insieme, e crediamo di conoscere l'uno dell'altro le reali possibilità di affermazione. Non so neanche se ci sarà, ma se dovessi fare un nome farei quello di Sergio Cipro. L'ho visto correre la settimana scorsa la campestre di 4km delle Forze Armate (primo) e domenica scorsa alla mezza di Fucecchio ha fermato il cronometro a 1h15'30''. Sta andando forte per finalizzare tutto alla maratona di Roma. In bocca al lupo!

9 commenti:

  1. Su, coraggio!!! Pensa a chi, come me, domenica prossima si spara 42 km. (a Piacenza)!!! Benchè io rimanga convinto di non essere propriamente il tuo portafortuna, ti faccio comunque i miei migliori "in bocca al lupo": ci vediamo (almeno in gara) a Luni

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  2. ....Conoscendoti ti metto nei primi 5 anche se non sei al top....e perchè manca mario ah ah ah...occhio al tapa !!!

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  3. Salve a tutti sto cercando un runner che si alleni nella zona di santo stefano di magra-ponzano per fare qualche allenamento insieme,solitamente vado a correre lungo i vari percorsi sterrati di quella zona che fiancheggiano il magra
    Se c'è qualche corridore della zona che abbia piacere di correre in compagnia mi contatti
    Grazie
    Filippo 3332464613

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  4. FORSE il vero senso della corsa e dello Sport è il far crescere le persone interiormente... La ricerca costante del confronto con gli altri atleti non aiuta a crescere, anzi spesso porta a incomprensioni che sfociano in giudizi irriverenti... La strada giusta è FORSE la ricerca del miglioramento di noi stessi correndo contro di noi... noi siamo avversari di noi.
    Così facendo si vincerà quel desiderio di rivalsa sugli altri che troppo spesso ci allontana dalla realtà facendoci giudicare gli altri inferiori senza tenere presente che le diversità tengono in equilibrio costante l' Universo...p.s. a proposito di temponi... se in allenamento hai fatto 7 km a 3.33" di media domani volerai almeno a 3.25" buona gara Riccardo Cervi

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  5. Caro Riccardo, credo che sia arrivato il momento giusto per chiarire lo spirito del blog che scrivo anche se fortunatamente molti lo hanno già compreso. Innanzitutto una cosa è il blog che rispecchia i miei pensieri, altra cosa è il sito speziarunning.it che ha lo scopo di tenere informati i fruitori di quello che accade in provincia nel mondo del podismo e dell'atletica. Fatta questa premessa devo dire che se scrivere i propri pensieri dev'essere ad ogni costo un esercizio di bontà verso tutti e tutto, beh questo non è il mio obiettivo. A volte, seguendo le spigolature del mio carattere, cerco di essere volutamente "graffiante", ma mai maleducato e offensivo, per generare un "dibattito", per parlare di quello che realmente c'è dentro ognuno di noi che corre. Il fatto di correre contro se stessi è una cosa fin troppo banale, è ovvio: ognuno di noi prima di tutto corre contro se stesso, per cercare di migliorare le proprie prestazioni. E se avessi letto molti dei miei precedenti "post" te ne saresti reso conto. Però è anche vero che esiste, a volte, la voglia e, direi, la necessità di confrontarsi con gli altri, con chi, a proprio insindacabile giudizio, si ritiene possa essere una sorta di "metro di misura" (ma non è la ricerca costante del confronto, tant'è che io gareggio pochissimo). E credo che questo, aldilà della retorica spicciola, sia nella testa di tutti. Poi c'è chi si nasconde, chi dice che non è allenato, chi dice che è contento del risultato anche quando non lo è, ecc. Fa parte del gioco delle parti. Secondo me è più importante non avventurarsi in giudizi malevoli senza che ci sia riscontro (ad esempio: "quello non può correre così forte, c'è sicuramente qualcosa che non torna"), come spesso si è sentito mormorare. E poi che dire dello schietto e scherzoso campanilismo tra una società (es.: Favaro) e l'altra (es.: Dlf)? Esiste da quando è nato il mondo. Non appiattiamoci nel dire "tutti bravi, tutti buoni" senza rendere merito a chi si allena sempre o a chi ha delle doti fuori del normale. Almeno non nel mio blog...
    P.S.: per dirti di come sei lontano quando dici "...giudizi irriverenti..." e nel non interpretare nel modo giusto i veri complimenti che ti ho fatto in occasione degli italiani indoor ti racconto una cosa di cui puoi chiedere conferma al campo. In settimana ho fatto 10x300 in 51''/52'' con 1'30'' di recupero. Avendo fatto una faticaccia, alla fine, ho pensato (e poi l'ho detto a chi nei giorni successivi ha corso con me) "come è stato bravo Cervi a correre i 1500 ad una media migliore dei miei 300....".
    Altro P.S.: riguardo a domani spero che tu abbia ragione, ma credo che, pur non tirandomi indietro, non valgo ancora i 3'25'' al km.

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  6. Lavati i denti e usa il colluttorio quando parli del dlf... Con noi niente confronti.. Siamo i più forti!
    Che mondo sarebbe senza agonismo! Io corro sempre per cercare di battere qualcuno... Senno' starei a casa!!!
    Ciao ragazzi...
    Supermario

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  7. Io non voglio fare una guerra con Te, esprimo come del resto fai tu un mio pensiero su come dovrebbe essere lo Sport... Le prestazioni vanno lette in base a una miriade di variabili e se una ragazza chiude una mezza in 1.40 potrebbe valere moralmente quanto quella che chiude in 1.12... analizzare le semplici classifiche e' un errore, premiare con elogi " e qui' non mi riferisco a Te" solo chi ha certe prestazioni e' un errore... Se madre natura ha dotato biologicamente alcune persone di caratteristice piu favorevole il merito forse non e' tutto loro... Lo sport si e' guastato proprio perche' negli anni l'antagonismo tra atleti o squadre e' aumentato a dismisura portando il confronto a far soccombere i piu' deboli psicologicamente... Tanti giovani lasciano lo sport per mancanza di prestazioni... questo non deve accadere lo sport serve per crescere...P.s. ti ringrazio per aver rallentato e avermi aspettato sul traguardo questi sono i gesti che contano...buon allenamento Riccardo Cervi

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  9. Nessuna guerra, ci mancherebbe... Però devo dire che la tua in assoluto è una posizione talmente ovvia che non può non essere che condivisibile da chiunque. Tutti quelli che fanno sport sono meritevoli, tutti vanno apprezzati, c'è chi è più forte fisicamente, chi più psicologicamente, ecc. Ma lo sport, qualsiasi sport, a partire dai bambini per arrivare ai professionisti, alla fine di una preparazione, di un ciclo di allenamenti, funziona se c'è contrapposizione tra una parte e l'altra, tra un atleta e l'altro, tra una squadra e un'altra. E quasi sempre vince chi merita, chi trova il giusto equilibrio tra forza fisica e mentale. L'essenza dello sport è questa... dalla notte dei tempi. Se poi mi dici che in questa partita deve entrare sempre e comunque anche la lealtà nei confronti dell'avversario e il rispetto di chi ha perso e che spesso invece viene a mancare hai pienamente ragione. E le valutazioni, altra cosa ovvia, si devono fare tra forze uguali, almeno sulla carta (certo non si può accostare Bekele a Balossino). Ma se a un certo punto non ci fosse la competizione forse lo sport non avrebbe neanche significato, non ci sarebbe seguito, non ci sarebbe la passione, il tifo (quello positivo e leale), la voglia di migliorarsi, i record. Le vittorie aiutano a crescere, ma anche le sconfitte. Io penso questo, anche se a volte provo più soddisfazione a fare un buon allenamento che una gara che non porta "fieno in cascina". Ma stamattina è stato bello incontrarsi con tanti ragazzi che non vedi spesso, parlare con loro del nostro argomento preferito, gareggiare con loro e contro di loro, fare ed accettare i complimenti. E alla fine è bello poter pensare che ognuno, dopo essersi misurato, farà i propri pensieri e che da domani inizierà ad allenarsi per fare meglio la prossima volta. Non credo che fare i complimenti a Cipro, a Patierno, a Benedetti che oggi sono arrivati tra i primi, indurrà qualcun altro a smettere di correre.

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